70
CITY LIFE MAGAZINE N.12
Premio Vivere a spreco
e “Carta di Bologna”
Lo spreco alimentare nel mondo vale 2060
miliardi: 130% del Pil italiano. L’ha affermato
il presidente di Last Minute Market Andrea
Segrè che ha aggiunto: “ Servono strumenti
concreti e urgenti per garantire il diritto al cibo
e invertire i dati dello spreco alimentare”.
Per questo, nell’ambito della campagna europea Un anno contro lo spreco, Last Minute
Market e Whirpool hanno promosso il premio
Vivere a spreco zero per le migliori pratiche
contro lo spreco di cibo da parte di imprese,
enti pubblici e terzo settore.
La premiazione è avvenuta lo scorso 24 novembre a Bologna, a conclusione del convegno internazionale sul tema Stop food waste, feed the planet, promosso dal Ministero
dell’Ambiente.
I vincitori della seconda edizione di “Vivere
a spreco zero 2014” sono: per la categoria
Enti pubblici le Regioni Piemonte/Valle d’Aosta per il progetto “Una buona occasione” sui
sistemi alimentari sostenibili, la Provincia di
Trento e Pesaro-Urbino per il progetto “Ri-gustami a casa” e il Comune di Jesi per il “Tavolo della solidarietà”.
Per la categoria Imprese ANCC–COOP per il
progetto “Brutti ma buoni/Buon fine/Spreco
utile” e Qui Group con il “Pasto buono”.
Per la categoria Terzo settore il Progetto Portobello – Emporio sociale di Modena, capo-
zero
fila l’Associazione Servizi per il Volontariato
Modena (ASVM) che coordina una rete di 24
promotori appartenenti al mondo del volontariato e oltre 50 partner del mondo delle istituzioni delle imprese e dell’associazionismo.
Infine, per la categoria speciale Green&Young, riservata alla sensibilizzazione dei
giovani sui temi dello spreco alimentare, vincono i progetti di Action Aid “Io mangio tutto.
No al cibo nella spazzatura” e dell’Associazione culturale Aleph “EXPOsto di gusto”
In tale occasione è stata anche presentata la
Carta di Bologna, il primo documento ufficiale del Governo sul tema dello spreco di cibo,
con l’obiettivo di farla sottoscrivere durante
Expo dai Governi Europei, riportando così la
questione dello spreco del cibo e del diritto al
cibo al centro delle priorità nazionali e europee. La Carta di Bologna vuole definire azioni
comuni di lotta allo spreco alimentare in Europa, sulla base di una definizione per la prima volta condivisa del food waste. Vuole promuovere lo sviluppo di metodologie uniformi
di quantificazione dello spreco alimentare e di
azioni comuni da intraprendere per combatterlo.
Per ora il documento prevede solo 11 punti,
ma gli obiettivi potranno crescere; come afferma Andrea Segrè, “… la carta sarà condivisa in modo ‘partecipato’ con gli Stati che