City Life Magazine 12 | Page 14

14 CITY LIFE MAGAZINE N.12 un’occasione straordinaria di lavoro e di accensione di nuove sinergie tra ricerca, pubblico e privato, per realizzare nuovi tipi di fabbricati. La strategia si rivela particolarmente propizia e attrattiva in quanto si potrebbe intervenire sull’intero parco edifici prendendo di petto le tante anomalie (abusivismo, mancanza di piani urbanistici, vetustà degli insediamenti urbani ecc.), per arrivare ad un rinnovamento epocale sia del parco immobiliare che del tessuto urbano nel suo complesso, entrambi vecchi di molti decenni o, addirittura, secoli: dall’ammodernamento dell’abitazione al risanamento delle città. E per quanto possa sembrare una sfida troppo grande, non è possibile esimersi dal raccoglierla se è vero, come è vero che l’Italia è il paese delle città e dei borghi, con ben 8042 Comuni, concentrati su un territorio poco più grande di metà della Francia. Il nodo centrale di tutta la riflessione è che l’edilizia possa rilanciarsi proprio ripartendo dalla Ricerca e con essa proiettarsi nella sfida di riconvertire le città e tutti i centri abitati in chiave smart, assicurando loro sicurezza antisismica, compatibilità ambientale ed efficienza energetica. Purtroppo sul fronte della Ricerca e Sviluppo la situazione è caratterizzata da luci e ombre, dove spesso le seconde tendono a essere superiori, complice anche la crisi. Secondo l’ultimo rapporto ISTAT su La ricerca e sviluppo in Italia presentato alla fine del 2013, nel 2011 la spesa per R&S intra-moenia sostenuta da imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni private non profit e università risulta pari a 19,8 miliardi di euro. Ma se la spesa R&S intra-muros registra nell’industria manifatturiera un aumento del 5,1% rispetto al 2010, superiore di ben 4 punti rispetto alla media, al contrario, nel settore delle “costruzioni” si registra un calo dell’attività di R&S del 23,5%! Nel 2011 il numero dei ricercatori (espresso in termini di unità equivalenti a tempo pieno) è pari a 106.151 unità con un incremento del 2,6% sul 2010. L’aumento è più elevato nelle istituzioni pubbliche (+7,3%) e nelle imprese (+3,9%). In lieve aumento i ricercatori nelle università (+0,8%), mentre nelle istituzioni private non profit si registra un calo del 10,2%. Le stime per il 2013, indicavano una diminuzione della spesa del 2,1% nelle istituzioni pubbliche e dello 0,7% nelle imprese. Su questo quadro di fondo si è provato a tratteggiare possibili strategie d’azione e ad enucleare gli elementi di forza da cui poter ripartire. Il presidente di Bologna Fiere, Duccio Campagnoli ha evidenziato la grande attenzione al tema della Ricerca e dell’Innovazione: “La ripartenza delle costruzioni passa dalla capacità dell’industria italiana dell’edilizia di saper utilizzare le grandi potenzialità della ricerca e dell’innovazione esistente e disponibile. Esiste un gap rilevante tra chi studia e chi crea soluzioni e il mercato, ovvero gli operatori, siano essi progettisti, imprese o tecnici. È questo gap che il SAIE vuole contribuire a colmare attraverso quella