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CITY LIFE MAGAZINE N.11
Al termine dell’esposizione
il costruttore li ritirerà e li
destinerà ad altri usi.”
Una costruzione efficiente
non si risolve solo in termini di
risparmio di risorse. Gli edifici
leggeri sono caratterizzati
dall’ottimizzazione e dallo
sfruttamento effettivo delle
caratteristiche fisicomeccaniche dei materiali.
Negli ultimi anni le costruzioni
leggere hanno vissuto
una rinascita, sempre più
architetture sono state
costruite con una struttura
scheletrica, non cementizia,
la cui facciata è realizzata
ricorrendo a pannelli e a
membrane tessili. Dal punto
di vista costruttivo le facciate
morbide si avvalgono di un
materiale ottimizzato per
realizzare ampie campate,
senza problemi di torsione o
deformazione; da quello della
sostenibilità è determinante
il fatto che le membrane
vantino una lunga durata e che
siano ripiegabili e riutilizzabili.
Nel caso del Padiglione
tedesco le grandi foglie della
copertura si avvalgono di
queste tecnologie leggere, a
controbilanciare l’importante
presenza della costruzione
sottostante, la flessibilità
del tessuto è stata portata,
come abbiamo visto, anche
sui pannelli fotovoltaici. Una
morbidezza delle coperture
in contrasto con la monolitica
semplicità del padiglione
sottostante.
La facciata è costituita
da una struttura lamellare
regolabile in fibrocemento. Il
sistema realizzato con lastre
orizzontali in fibrocemento,
simili a brise-soleil, riduce
l’irradiazione solare diretta,
la rinuncia a una facciata
convenzionale costituita da
elementi in vetro, pareti mobili
e impianti di evacuazione dei
fumi consente di diminuire il
consumo di energia diretta,
di fatto la maggior parte degli
ambienti interni viene aerata
naturalmente. Come elemento
di chiusura dello spazio della
corte viene utilizzata una
membrana a pori aperti, come
per le vele in sommità, volta
a proteggere unicamente
dagli insetti. L’impiego di
diverse essenze lignee per i
camminamenti e i collegamenti
orizzontali esterni, con
venature e tonalità eterogenee,
conferisce all’edificio un forte
carattere e unico.
Lo studio Schmidhuber, nel
suo progetto, ha definito
il legno “un materiale
carismatico, ma è anche
testimone di un impiego
consapevole delle materie
prime rigenerabili con un
bilancio equilibrato di CO2.”
Un tema importante è quello
legato allo smontaggio del
Padiglione, le lampade
nell’area espositiva e nella
zona dedicata alla gastronomia
verranno cedute all’università
di Kaiserslautern.