City Life Magazine 11 | Page 58

58 CITY LIFE MAGAZINE N.11 Al termine dell’esposizione il costruttore li ritirerà e li destinerà ad altri usi.” Una costruzione efficiente non si risolve solo in termini di risparmio di risorse. Gli edifici leggeri sono caratterizzati dall’ottimizzazione e dallo sfruttamento effettivo delle caratteristiche fisicomeccaniche dei materiali. Negli ultimi anni le costruzioni leggere hanno vissuto una rinascita, sempre più architetture sono state costruite con una struttura scheletrica, non cementizia, la cui facciata è realizzata ricorrendo a pannelli e a membrane tessili. Dal punto di vista costruttivo le facciate morbide si avvalgono di un materiale ottimizzato per realizzare ampie campate, senza problemi di torsione o deformazione; da quello della sostenibilità è determinante il fatto che le membrane vantino una lunga durata e che siano ripiegabili e riutilizzabili. Nel caso del Padiglione tedesco le grandi foglie della copertura si avvalgono di queste tecnologie leggere, a controbilanciare l’importante presenza della costruzione sottostante, la flessibilità del tessuto è stata portata, come abbiamo visto, anche sui pannelli fotovoltaici. Una morbidezza delle coperture in contrasto con la monolitica semplicità del padiglione sottostante. La facciata è costituita da una struttura lamellare regolabile in fibrocemento. Il sistema realizzato con lastre orizzontali in fibrocemento, simili a brise-soleil, riduce l’irradiazione solare diretta, la rinuncia a una facciata convenzionale costituita da elementi in vetro, pareti mobili e impianti di evacuazione dei fumi consente di diminuire il consumo di energia diretta, di fatto la maggior parte degli ambienti interni viene aerata naturalmente. Come elemento di chiusura dello spazio della corte viene utilizzata una membrana a pori aperti, come per le vele in sommità, volta a proteggere unicamente dagli insetti. L’impiego di diverse essenze lignee per i camminamenti e i collegamenti orizzontali esterni, con venature e tonalità eterogenee, conferisce all’edificio un forte carattere e unico. Lo studio Schmidhuber, nel suo progetto, ha definito il legno “un materiale carismatico, ma è anche testimone di un impiego consapevole delle materie prime rigenerabili con un bilancio equilibrato di CO2.” Un tema importante è quello legato allo smontaggio del Padiglione, le lampade nell’area espositiva e nella zona dedicata alla gastronomia verranno cedute all’università di Kaiserslautern.