City Life Magazine 10 | Page 55

FEATURES 55 Fra le difficoltà che i progetti di smart city incontrano sono quelli relativi un’attenta attività informativa capace, in un futuro prossimo, di sfociare in una cultura della “città nuova”. Quali sono le attività formative che sono state attivate? La formazione, soprattutto quella ‘interna’, rappresenta uno dei cardini di tutti i percorsi che abbiamo attivato come Assessorato. È proprio a partire dalla diffusione di conoscenza, dal networking e dallo scambio delle buone pratiche, infatti, che si rende più intelligente una città e la sua amministrazione, a tutti i livelli. Un esempio? Agli inizi di luglio, alla Città dell’Altra Economia, luogo centrale nel percorso di riqualificazione che stiamo portando avanti nelle nostre Periferie, abbiamo realizzato un seminario di formazione sui “Materiali Innovativi ed Ecosostenibili per le Infrastrutture di Roma Capitale” destinato a ingegneri, tecnici e dirigenti dell’amministrazione e ad “addetti ai lavori” esterni. Nel seminario, in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, Legambiente e l’Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati, è stato presentato nel dettaglio lo studio delle possibilità tecniche e amministrative per l’utilizzo di materiali innovativi ed ecosostenibili per la costruzione e manutenzione delle infrastrutture di Roma Capitale. Non era mai stato fatto prima d’ora. Sarà finalmente possibile, grazie all’ICT, il rilancio delle periferie e l’armonizzazione con il centro storico della città, andando a riprodurre, anziché a dislocare, i servizi presenti al centro città nella aree dell’hinterland? Le periferie sono al centro della rivoluzione ‘intelligente’ di Roma. E non soltanto sul piano delle ICT. Prendiamo ad esempio il tema dell’agricoltura: Roma, con i suoi 50mila ettari di terreno, è il comune con più vasta estensione di verde e terreni