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CITY LIFE MAGAZINE N.10
2011, seguito da Florida
e California nel 2012, e
dal Michigan nel 2013.
In Europa, Germania,
Paesi Bassi e Spagna
hanno permesso il test di
veicoli autonomi su strade
pubbliche, e a breve ciò
sarà consentito anche in
Finlandia.
La prima auto senza
guidatore a circolare nel
traffico è stata una Toyota
Prius equipaggiata con
il sistema sperimentale
costruito da Google.
Questo sistema è basato
su un sensore laser,
montato sul tetto del
veicolo, che effettua una
scansione tutto attorno
all’auto, creando così una
mappa tridimensionale
dell’ambiente, che viene
poi combinata con le
mappe ad alta risoluzione
a disposizione di Google.
Il sistema di navigazione
utilizza queste mappe, oltre
ovviamente ai dati in tempo
reale sul traffico provenienti
da altri sensori montati
a bordo macchina, per
muoversi in maniera sicura
e abbastanza efficiente
in mezzo agli altri veicoli.
Al momento (dati di aprile
2014) le auto driverless sono
state testate su percorsi di
oltre un milione di km.
E l’Italia come si colloca
in questo settore? Come
spesso accade nel nostro
Paese, la legislazione è
in ritardo sugli sviluppi
tecnologici, mentre
dal punto di vista della
ricerca possiamo vantare
qualche eccellenza, come
ad esempio il VisLab
(Laboratorio di visione
artificiale e di sistemi
intelligenti) dell’Università di
Parma che ha costruito un
prototipo di veicolo senza
guidatore (BRAiVE), che è
riuscito a viaggiare in modo
autonomo da Parma a
Shanghai, ovvero per oltre
13000 km!