City Life Magazine 09 | Page 46

46 CITY LIFE MAGAZINE N.9 Sostanzialmente questi dati di partenza rendono il Paese del Sol Levante non molto avvantaggiato nell’installazione delle FER a causa della superficie destinabile, non molto estesa, e delle varie installazioni civili e industriali. Né sono particolarmente indicati gli edifici tradizionali, sia per i canoni architettonici sia per gli standard antisismici, come pure per le ore di irraggiamento non molto elevate: mediamente un 15-20% inferiore alle nostre, a seconda delle zone considerate. Infine non aiuta la rete di trasmissione che presenta delle peculiarità uniche, come una bipartizione di voltaggio su tutto il territorio, ovvero una magliatura estremamente complicata, spesso confusa, in molte zone non radiale, che potrebbe soffrire pesantemente degli sbalzi di tensione e di carico che un apporto massiccio di rinnovabili causerebbe. Però è anche vero che l’eccezionale concentrazione di aziende industriali, spesso di grandi dimensioni, nonché l’ampia disponibilità di tecnologie avanzate, ha spinto ad effettuare una duplice fondamentale scelta, saggia e originale, nell’organizzazione del settore: impostare l’azione della concorrenza in modo da plasmare e progettare il mercato, anziché subirne i contro-effetti della libera azione delle imprese, consci dei limiti che le installazioni di grandi dimensioni comportano, a cominciare dagli elevati costi d’ingresso. Questo si traduce nell’impostare la concorrenza non solo fra più soggetti, ma avendo cura che siano dello stesso segmento di filiera e di simile grandezza, senza peraltro escludere “new entry” di diverso business, purché sempre proporzionate alla forza finanziaria del segmento di destinazione. La seconda opzione riguarda il meccanismo delle tariffe e il tasso di rimpiazzo delle strutture, che si basa sulle risorse finanziarie disponibili nel singolo anno. In questo modo si prendono due piccioni con una fava: si aggiorna la tecnologia e non la si paga a fondo perduto come avviene in Italia, dove la nuova installazione riceve un finanziamento ventennale senza obblighi di rinnovo, né senza variazioni sulle erogazioni future. La Riforma fiscale post Fukushima Vediamo come si è andata ad articolare la vicenda e qual è stato l’insospettabile esito. Il primo passo è rappresentato dalla riforma fiscale che è stata promossa