City Life Magazine 09 | Page 40

40 CITY LIFE MAGAZINE N.9 I geoportali I dati territoriali sono archiviati e resi disponibili attraverso i cosiddetti “geoportali”, una particolare categoria di siti internet che consentono agli utenti di eseguire ricerche, visualizzare e scaricare in locale dataset (che possono essere georeferenziati) al fine di elaborarli con software specifici per ottenere, dalla loro combinazione, nuove informazioni di alto valore. Open Data territoriali Non solo le amministrazioni e gli enti che operano a livello nazionale hanno interesse verso i dati, ma anche realtà minori quali amministrazioni comunali, piccole-medie imprese e cittadini. Molti progetti sono stati messi a punto per incentivare la condivisione dei dati e molte iniziative sono in essere per favorire lo sviluppo dei cosiddetti “open data”. Il principio fondamentale degli open data è che i dati pubblici, nel rispetto della normativa vigente, appartengono alla collettività e come tali possono essere utilizzabili da chiunque ne abbia interesse. Gli open data riguardano ogni ambito della nostra vita; per capire di cosa si tratta si riportano alcuni esempi: navigando in rete, in modo pubblico e accessibile si possono trovare dataset con i dati sugli incidenti che avvengono sulla nostra rete stradale; la serie storica degli orari degli autobus di una città; la spesa media mensile per tipologia di famiglia; i dati sui prestiti di libri nelle biblioteche; i “luoghi freschi” di una città (a titolo di esempio “Elementi puntuali che individuano sul territorio luoghi comunali fruibili dalla popolazione dotati di aria condizionata nel Comune di Firenze”); statistiche sui donatori di sangue; statistiche sui biglietti ferroviari venduti all’interno di un territorio; anagrafe dei musei, ecc. Open data aventi interesse nell’ambito della pianificazione energetica di un territorio possono essere a titolo di esempio (lista non esaustiva): localizzazione puntuale delle installazioni di impianti fotovoltaici censiti; DTM (Digital Terrain Model); DSM (Digital Surface Model); distribuzione agenti inquinanti; statistiche emissioni; uso e copertura del suolo; irraggiamento solare; trasporti (rete stradale, ferroviaria, fluviale, porti e aeroporti); rete idrografica; statistiche velocità del vento; statistiche sulla certificazione energetica degli edifici; elenco siti bonificati; attività svolte dai tribunali; dataset contenenti informazioni sul numero di dosi vaccino somministrate, etc. Le conseguenze della “produzione” e “liberalizzazione” di open data sono molteplici. Focalizzandoci sugli aspetti ambientali e di pianificazione territoriale i benefici derivanti dalla distribuzione di open data sono i seguenti . Per gli analisti e i professionisti: la possibilità di comprendere le potenzialità di un territorio, analizzare com’è effettivamente organizzato un sistema energetico, individuarne le criticità e descrivere le dinamiche e i flussi di energia, merci, persone, ecc. Scopo principale del metodo proposto non è di fornire giudizio sui geoportali, ma è quello di proporre un punto di partenza per una condivisione di idee, punti di vista, visioni, difficoltà incontrate, buone pratiche, ecc. tale da incentivare persone ed esperti interessati all’argomento a condividere opinioni e idee Gli open data consentono di elaborare scenari di sviluppo futuro basati su dati oggetti, condivisi e trasparenti. Per gli amministratori: utilizzando le analisi appena descritte possono fare scelte “più informate” basate su parametri oggettivi, possibilità di comunicare le motivazioni che hanno portato alle scelte, comunicare con la popolazione. Per i cittadini sono: maggior trasparenza, possibilità di valutare le politiche locali partendo da basi di dati oggettive, pubbliche e comuni, possibilità di controllare l’operato delle amministrazioni.