City Life Magazine 08 | Page 56

56 CITY LIFE MAGAZINE N.8 Robot dirigono il traffico a Kinshasa, in Congo Robot alti oltre due metri usati come vigili urbani ipertecnologici per dirigere il traffico di una delle metropoli più popolose della terra. L’idea non è uscita da un libro o film di fantascienza ma è un progetto reale, già operativo a Kinshasa, la popolosissima capitale della Repubblica Democratica del Congo. Un gruppo di ingegneri congolesi del Institut Supérieur Des Techniques Appliquées (ISTA), in accordo con le autorità cittadine, ha sviluppato questa soluzione per cercare di migliorare la situazione di oltre 10 milioni di abitanti e di un traffico caotico dove i semafori funzionanti sono pochi. Per ora due prototipi (uno più rudimentale e l’altro più sofisticato) si trovano agli incroci fra strade ad alto livello di percorrenza come Asosa, Huileriese e Patrice Lubumba. E ce ne sarebbero altri 600 da tenere sotto controllo. I vigili urbani meccanici sono fatti in alluminio ed equipaggiati con 4 fotocamere in grado di monitorare i flussi veicolari e pedonali e di comunicare alla centrale della polizia stradale le eventuali infrazioni. Pannelli solari catturano l’energia che permette di accendere le luci rosse e verdi situate nel torace del robot, di far ruotare il suo torso e muovere le braccia meccaniche simulando il movimento di un uomo. Inoltre, un sistema di rilevazione della presenza di pedoni in attesa agli incroci facilita la regolazione del loro passaggio e ne aumenta la sicurezza quando si tratta di attraversare i grandi viali iper-trafficati. I primi feedback sono positivi tanto a livello di autorità come a livello di cittadinanza che spesso si trova a che fare con vigili urbani, in certi casi, inclini alla corruzione e pronti a esercitare piccole estorsioni. L’idea, a un primo sguardo molto pittoresca per la forma che ricorda robot da b-movie, potrebbe in realtà diventare un’interessante soluzione per la mobilità delle metropoli di tutto il mondo, non solo africane. Il team di sviluppatori (partito da un piccolo laboratorio con nessun finanziamento alle spalle) ha partecipato a fiere internazionali dell’automazione per promuovere e presentare l’invenzione. Il costo di una di queste macchine si aggirerebbe intorno ai 10 mila euro.