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CITY LIFE MAGAZINE N.8
Robot dirigono il
traffico a Kinshasa,
in Congo
Robot alti oltre due metri
usati come vigili urbani
ipertecnologici per dirigere
il traffico di una delle
metropoli più popolose
della terra. L’idea non
è uscita da un libro o
film di fantascienza ma
è un progetto reale, già
operativo a Kinshasa, la
popolosissima capitale
della Repubblica
Democratica del Congo.
Un gruppo di ingegneri
congolesi del Institut
Supérieur Des Techniques
Appliquées (ISTA), in
accordo con le autorità
cittadine, ha sviluppato
questa soluzione per
cercare di migliorare la
situazione di oltre 10 milioni
di abitanti e di un traffico
caotico dove i semafori
funzionanti sono pochi.
Per ora due prototipi (uno
più rudimentale e l’altro
più sofisticato) si trovano
agli incroci fra strade ad
alto livello di percorrenza
come Asosa, Huileriese
e Patrice Lubumba. E ce
ne sarebbero altri 600 da
tenere sotto controllo. I
vigili urbani meccanici
sono fatti in alluminio
ed equipaggiati con 4
fotocamere in grado di
monitorare i flussi veicolari
e pedonali e di comunicare
alla centrale della polizia
stradale le eventuali
infrazioni. Pannelli solari
catturano l’energia che
permette di accendere le
luci rosse e verdi situate
nel torace del robot, di
far ruotare il suo torso
e muovere le braccia
meccaniche simulando il
movimento di un uomo.
Inoltre, un sistema
di rilevazione della
presenza di pedoni in
attesa agli incroci facilita
la regolazione del loro
passaggio e ne aumenta
la sicurezza quando si
tratta di attraversare i
grandi viali iper-trafficati.
I primi feedback sono
positivi tanto a livello di
autorità come a livello di
cittadinanza che spesso
si trova a che fare con
vigili urbani, in certi casi,
inclini alla corruzione e
pronti a esercitare piccole
estorsioni. L’idea, a un
primo sguardo molto
pittoresca per la forma che
ricorda robot da b-movie,
potrebbe in realtà diventare
un’interessante soluzione
per la mobilità delle
metropoli di tutto il mondo,
non solo africane.
Il team di sviluppatori
(partito da un piccolo
laboratorio con nessun
finanziamento alle
spalle) ha partecipato
a fiere internazionali
dell’automazione per
promuovere e presentare
l’invenzione. Il costo di
una di queste macchine si
aggirerebbe intorno ai 10
mila euro.