City Life Magazine 08 | Page 18

18 CITY LIFE MAGAZINE N.8 Molto aiuto potrebbe arrivare dall’uso massiccio dell’ITS (Intelligent Transport Systems), applicati nella gestione del traffico, nella sicurezza stradale, nell’integrazione fra i diversi mezzi di spostamento (pubblico o privato, su gomma o su ferro, due o quattro ruote). Tuttavia, in questo caso, si dovrebbero accumulare e processare moltissimi dati, necessari per far evolvere il tessuto urbano in chiave Smart City. Se, come probabile, si seguirà tale strada in considerazione dei costi più contenuti e del minor impatto operativo, che rischio si corre in termini di privacy e di sicurezza informatica? Non andiamo – poco consapevolmente – verso un “campo concentrazionario” dell’informazione, dove poche sale operative monitorano e registrano ogni spostamento di ciascuno di noi? “Il rischio c’è, ed è crescente al crescere dell’utilizzo in generale dell’ICT (Information and Communication Technology), quindi non solo l’applicazione sul traffico, ma anche, ad esempio nella raccolta e gestione di rifiuti, per cui, ipoteticamente, si potrebbe anche risalire alle scelte di spesa e consumo delle famiglie. Tuttavia vanno fatte due considerazioni importantissime: la prima è organizzare, di pari passo all’impiego della tecnologia “invasiva”, un sistema normativo e di controlli dal basso verso l’alto, cioè dell’utente verso il gestore, di modo che vi sia un controllo diffuso contro gli eventuali abusi. In altre parole la tecnologia deve essere “open” e non concentrata, di modo che il cittadino non sia mero soggetto passivo. E poi, per la parte che non può essere ovviata, il rischio lo si corre e lo si sopporta, in quanto i benefici che se ne ricavano rispetto all’applicazione diffusa delle nuove tecnologie sono talmente tanti che sicuramente il gioco vale la candela. Basti pensare quanto si guadagna in termini di tempo – probabilmente la variabile chiave – che finalmente non sperpereremo più imbottigliati nel traffico, ma che potremo rivolgere ad altre attività, peraltro con maggior resa da un punto di vista lavorativo ed economico. In un certo qual modo si accetta una sorta di scambio fra minor privacy, da una parte, contro una miglior qualità di vita: a ben vedere non sembra così svantaggioso!”