FOTONOTIZIA
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Dopo una versione precedente, del 2012, con schermo LCD piccolo e con capacità di
visualizzare immagini in HD, ma con il grande difetto di portare una sensazione di nausea ai
giocatori, ecco gli aggiustamenti necessari a rendere il visore per videogame praticamente
perfetto. Presentato al CES 2014 e vincitore del Best of CES 2014, la fiera tenutasi a Las
Vegas dal 7 al 10 gennaio 2014, lo strabiliante mezzo di accesso al mondo virtuale è stato
progettato dal team della startup americana Oculus VR con due caratteristiche fondamentali:
il positional tracking e la bassa persistenza. Oltre al fatto che ora lo schermo è OLED e la
definizione delle immagini è full HD, a 1080 pixel.
Il sistema di rilevamento dei movimenti a bassissima latenza permette di vivere un’esperienza
virtuale indimenticabile, poiché il mondo virtuale è accuratamente sincronizzato con i
movimenti reali del giocatore.
Inoltre il sistema consente movimenti che permettono di vivere il gioco in maniera davvero
coinvolgente: appostarsi dietro gli angoli, guardare fuori dalle finestre, guardare gli oggetti
da più angolature, evitare i proiettili, sarà davvero vivibile come nella realtà.
Fondamentale è anche la tecnologia del display a bassa persistenza che permette di evitare
le sensazioni di confusione e nausea e dà stabilità visiva alle scene vissute. Il display OLED
illumina i pixel delle immagini solo per una minuscola frazione della durata di ciascun
frame evitando di mostrare gli elementi dello schermo che normalmente si vedono tra un
fotogramma e l’altro. Ma l’innovativo visore virtuale è utilizzabile solo per i videogames?
Sembra di no, infatti potrebbe servire anche a scopi aziendali e probabilmente anche militari.
Il Jet Propulsion Laboratory della NASA organizza virtual tours su Marte proprio utilizzando
il Crystal Cove.