FEATURES
all’impatto dei comportamenti degli utenti
sui consumi finali. I dati costituiranno un
database per interventi di efficientamento
energetico. Gli utenti saranno coinvolti nella
sperimentazione e responsabilizzati in merito
all’impatto dei loro comportamenti sulla
performance energetica dell’edificio.
Questi sono solo alcuni degli esempi di
come la Città, attraverso la Fondazione
Torino Smart City, stia costruendo diverse
opportunità di collaborazione fra le diverse
realtà operanti sul territorio. In tale ottica di
collaborazione va inoltre inserito il Protocollo
d’Intesa su Smart City sottoscritto con le città
di Milano e Genova.
Sul piano economico quali sono
i costi che la cittadinanza ha dovuto
e deve sostenere?
E quale il ritorno nei prossimi anni?
La situazione economica e sociale che
stiamo affrontando è caratterizzata da
una crisi che non si era mai presentata in
queste proporzioni. E penso in particolare
alle difficoltà che le famiglie, i lavoratori, le
imprese devono quotidianamente affrontare.
Ed enormi sono i costi che la collettività
deve sostenere. Nonostante alcuni segnali
di miglioramento è innegabile che i livelli
di produzione e benessere pre-crisi siano
ancora lontani. Ritengo che la possibilità di
tornarvi attraverso una ripresa dei settori
economici tradizionali appare sempre più in
dubbio, ed emerge con forza la necessità di
esplorare modelli di sviluppo innovativi.
Ormai da diversi anni si è accresciuta
l’attenzione per l’efficienza e la sostenibilità
economica delle politiche, quanto per le
opportunità di ecobusiness, di crescita
economica e per le prospettive occupazionali
nei settori a forte orientamento “verde”.
Il progetto Smart City potrebbe in realtà
affermarsi come una sorta di ideale
“collettore” di filoni e tematiche quali la
sostenibilità e l’innovazione tecnologica, e
potrebbe fare da volano rispetto anche ad
una ripresa economica ed occupazionale
del territorio. Alcune previsioni parlano
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persino della possibilità di creare 10.000
nuovi posti di lavoro in Piemonte, la maggior
parte concentrati nella Provincia di Torino,
nei prossimi tre anni proprio grazie alla
cosiddetta “green economy”. Ovviamente
ciò potrà essere possibile se l’intero sistema
Paese deciderà di intervenire e di investire
fortemente su energia, mobilità, start up e
produzioni industriali.
Un processo di lungo corso,
eccezionale se confrontato
col panorama medio italiano,
che vede la partecipazione congiunta
e ordinata delle amministrazioni
pubbliche con soggetti privati.
Come è stato gestito questo complesso
connubio?
Con la costituzione della “Fondazione Torino
Smart City per lo Sviluppo Sostenibile”
(una fondazione, completamente pubblica,
in cui sono direttamente coinvolti alcuni
tra i principali attori del nostro tessuto
culturale, tecnico ed economico della città),
si è inteso costituire un modello integrato
e flessibile di finanziamento e gestione
delle progettualità che accompagneranno il
percorso strategico della Città. L’ambizios