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CITY LIFE MAGAZINE
di materia prima, moltissimo
è stato fatto per la raccolta
e il riciclo della carta e del
cartone per prolungare
la vita della cellulosa. In
questo modo si limita la
dipendenza dalle importazioni
e, soprattutto, si riduce il
ricorso allo smaltimento, e
quindi i costi. Inoltre, il riciclo
di prossimità dà valore al
territorio, sia sotto il profilo
industriale, sia sociale, ed
è uno degli strumenti per
la Recycling Society e
l’efficiente impiego delle
risorse. In Italia è riconosciuto
nel recepimento della Direttiva
Rifiuti, avvenuto con il decreto
legislativo n. 205/2010.
Anche l’industria della
ceramica ha un’evidente
natura energy intensive, con
un’elevata incidenza dei
costi energetici sui costi di
fabbricazione di quasi il 30%.
Armando Cafiero direttore
generale di confindustria
ceramica ha elencato i
numeri (35.800 dipendenti
diretti con un fatturato
complessivo di 5,4 miliardi di
euro) e i caratteri dell’industria
italiana della ceramica,
connotata dalla presenza
di PMI piuttosto che grandi
gruppi industriali, distribuite
in forte concentrazione
territoriale e da una spiccata
propensione all’export (le
piastrelle realizzano all’estero
l’80% del fatturato) anche
grazie ai valori immateriali
del “made in Italy”. Nel suo
complesso, il comparto
ha contribuito per oltre il
4% al saldo positivo della
bilancia commerciale 2012
del manifatturiero italiano.
Eppure, malgrado queste
eccellenze, in materia di