CITY LIFE MAGAZINE 5/2013
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interessa individuare i principali driver
in grado di incentivarne lo sviluppo e le
barriere che ne possono ostacolare la
diffusione. Tra i principali driver troviamo a)
quelli inerenti la regolamentazione, infatti
una valutazione dei costi e dei benefici
a livello nazionale che veda gli ultimi
prevalere sui primi rappresenta un impulso
per i policy maker, b) driver economici in
termini di vantaggi per i consumatori e per
le imprese, c) benefici sociali anche per
mezzo di effetti positivi come la fiducia
verso i fornitori o la riduzione di emissione
di gas climalteranti. Esistono tuttavia
delle barriere 1) a livello di regolazione
soprattutto tecnica in quanto i benefici
degli smart meters possono soffrire della
mancata considerazione della componente
ICT, 2) di tipo economico come la presenza
di costi eventuali per i clienti o l’incertezza
dell’investimento per l’industria, 3)
tecnologiche in quanto i modelli di scelta
delle tecnologie risentono dell’incertezza
derivante dai primi due punti, 4) sociali
inerenti la diffidenza da parte di una parte
di clienti finali riguardo la privacy o i costi di
mantenimento che temono possano essere
a loro carico.
Sulla base delle esperienza esaminate
nel progetto Meter-On, concludiamo
evidenziando che i benefici degli smart
meter (attuali e futuri) oltre che i cittadini
riguardano numerosi attori del settore
energetico, creando nuove e interessanti
opportunità di business soprattutto nella
generazione di attività e servizi accessori.
Affinché ciò possa avvenire correttamente
sono auspicabili iniziative di comunicazione
a scopo divulgativo e aumento delle
informazioni di dominio pubblico,
soprattutto in termini di sicurezza e utilizzo
di dati che potrebbero risultare sensibili.
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