CITY LIFE MAGAZINE 5/2013
difficoltà finanziarie e
gestionali proprie di
interventi di simile portata,
la presente sfida urbanistica
potrebbe rivelarsi
l’occasione di un nuovo
Rinascimento, là dove,
se il primo fonda la sua
straordinarietà su un nuovo
rapporto fra l’Uomo e spazio
(urbano) in cui questi vive ed
esprime la sua personalità,
quello di oggi si connota per
il fatto che nel rapporto fra il
cittadino del XXI secolo e la
città si inserisce l’avvento di
una primavera tecnologica
capace di marcare un
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punto di discontinuità con
la storia recente: nulla sarà
più come prima perché il
rapporto non sarà più fra
Uomo e Ambiente, ma fra
Uomo e mezzo tecnologico,
e sarà quest’ultimo a
rendere possibile una nuova
fruizione dell’Ambiente.
Per un confronto più analitico,
si possono apprezzare, nella
seguente tabella, le diversità
frutto dell’avvenuta, o meno,
programmazione
per
la
smart mobility. Balza subito
agli occhi la proporzione
fra il numero di abitanti e
le linee metropolitane, per
cui dei cittadini residenti
in Amsterdam più del 37%
va in metro, contro il 29%
di Roma. Ma forse il dato
maggiormente “inquietante”
è l’estensione e la capillarità
della metropolitana olandese
contro quella romana: hanno
quasi lo stesso numero di
chilometri e di fermate, ma
la prima si estende su un
territorio quasi sei volte
più piccolo! Ad Amsterdam
la fermata della metro è
presente praticamente in
ogni piazza.