City Life Magazine 05 | Page 19

CITY LIFE MAGAZINE 5/2013 E per fare questo occorre programmare risorse finanziarie, logistiche, temporali. È su questo specifico punto che si gioca quasi tutta la partita ed eventuali errori, si rischia di scontarli a lungo. Al fine di dare percezione della fenomenologia di tale aspetto, si confrontino la mappa del metrò delle due città. Si fa notare la struttura semicircolare della metro di Amsterdam contro quella concentrica ad “X” di Roma. Evidentemente la prima è determinata nella sua impostazione dalla presenza del mare; tuttavia, malgrado l’elevatissima presenza di acqua – la Venezia del Nord – si è avuto il coraggio e la lungimiranza di realizzare comunque un potente sistema ferroviario, con il centro servito da più linee, anche concentrate su una medesima tratta. Inoltre, si è riusciti sia con la metro, sia con la ferrovia urbana, a realizzare, praticamente su tutta la tratta, una doppia linea di raccordo che descrive parte della circonferenza esterna al centro e che facilita anche il collegamento con l’hinterland. In questo modo si articola il traffico in più direzioni e si allevia quello 19 sulla linea più affollata (da e verso la stazione centrale). Nella “Città Eterna”, invece, le cose si sono sviluppate in modo quasi diametralmente opposto, malgrado l’idea di un Anello ferroviario – quello autostradale si farà molto più tardi – risalga addirittura ai tempi del fascio! E cosi ci si concentra sulle due linee esistenti, da cui si diramano altre ferrovie urbane senza che vi siano raccordi circolari. Mancano, a ben vedere, i tre anelli concentrici: uno intorno al centro storico; uno intorno alla zona residenziale (tangenziale est) e uno parallelo al Raccordo Anulare. Con essi si raggiungerebbe il doppio risultato di alleggerire il traffico automobilistico e di alleviare le due linee metropolitane attualmente super congestionate. Si rifletta poi su un punto: se il primo anello ferroviario, quello intorno al centro storico, avrebbe potuto causare dei problemi di realizzazione, gli altri due