City Life Magazine 05 | Page 13

CITY LIFE MAGAZINE 5/2013 A noi piace parlare di “Smart Grid” perché ci crediamo, perché siamo certi che portino dei reali vantaggi sia in termini di ottimizzazione dei consumi sia in termini di riduzione delle emissione del CO2. Però il nostro approccio è ancora troppo tecnico, troppo orientato alla soluzione degli aspetti tecnologici quando invece il vero problema sta nei comportamenti di tutti noi in qualità di cittadini. Se vogliamo riuscire a ridurre i consumi, si deve partire dai consumatori e quindi dalle loro abitudini. Prima di tutto dobbiamo essere in grado di fornire le informazioni per rendere gli utilizzatori partecipanti interattivi della catena di approvvigionamento energetico. Questo significa poter monitorare i propri consumi di energia in tempo reale per prevedere i picchi di domanda e conseguentemente equilibrare i bisogni spegnendo i dispositivi non strettamente necessari. Solo se le persone sono adeguatamente informate possono sentirsi parte del processo di cambiamento e attuare scelte sostenibili. Sarebbe un errore pensare di realizzare una Smart Grid senza avere il massimo coinvolgimento dei consumatori. Anche se la rete fosse perfettamente strutturata, equilibrata e monitorata, i risultati sarebbero marginali se il consumatore, sia esso privato o professionale, non agisse da protagonista nel processo di ottimizzazione. Nella realtà i consumi non sono quasi mai coerenti con i reali bisogni, ma risentono di cattive abitudini che derivano da alcuni assunti non più veri quali, ad esempio: l’energia è sempre disponibile e ha un costo contenuto. Sono le persone la chiave della nostra crisi energetica, l’uso incondizionato e non ragionato dell’energia ci può portare a una condizione di incapacità di rispondere adeguatamente alla domanda. L’informazione e la conoscenza stanno alla base dei comportamenti delle persone e se l’obiettivo è di modificarli bisogna essere certi di fornire in modo facile, veloce e completo ciò che serve a capire e a prendere decisioni. I dispositivi di aiuto e supporto si stanno piano piano diffondendo, ma sarà necessario anche un forte coinvolgimento dei gestori della rete per fare in modo che la diffusione avvenga velocemente e a costi contenuti. 13