City Life Magazine 04 | Page 9

LUGLIO/AGOSTO 2013 N on può sorprendere il fatto che l’inserimento nella rete di distribuzione di 478.331 impianti fotovoltaici, pari a una potenza di 16.420 MW installati, avvenuta in poco più di 6 anni, stia evidenziando nuove problematiche nella rete elettrica italiana. Dalla fine del 2012 ben 18.862 GWh vengono prodotti da fonte solare e questo comporta inevitabilmente uno squilibrio soprattutto considerando che la Strategia Energetica Nazionale (SEN) prevede, fino al 2020, una potenza aggiuntiva installata di 1.000 MW all’anno. Quasi il 96% degli impianti fotovoltaici, pari a 5.000 MW installati, sono collegati in bassa tensione (BT), circa 20.000 impianti, pari al 4%, sono collegati in media tensione (MT), pari al 63% della potenza installata (oltre 10.000 MW) e infine solo 229 impianti sono collegati in alta tensione (AT) per una potenza installata di circa 1.000 MW. I sistemi elettrici sono nati e cresciuti seguendo una logica centralizzata: collegando le centrali di produzione alle reti di trasmissione e di distribuzione in modo unidirezionale. D’altra parte l’importanza e la necessità di rivolgersi sempre più a fonti energetiche rinnovabili (FER) ha creato nuove esigenze e ha definito nuovi paradigmi. Questo cambiamento di scenario sta inducendo effetti sconvolgenti sulla rete elettrica esistente essendo mancato il tempo e gli investimenti per adattarne la struttura. Questo significa che le attuali modalità di protezione, controllo e gestione della rete di distribuzione MT/BT non sono più adeguate. La presenza di una miriade di apporti di energia prodotta da impianti distribuiti soprattutto in punti periferici e in regioni debolmente interconnesse sta sconvolgendo le dinamiche stesse della rete. L’inversione di flusso di energia comporta il fluire di potenza attiva dalla MT alla AT mettendo in crisi i sistemi di protezione unidirezionali. Questo significa che le crisi di trasporto in rete e di gestione degli interscambi energetici dovute all’imprevedibilità della produzione da FER e all’inadeguatezza della rete, impediscono a volte l’utilizzo dell’energia disponibile