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CITY LIFE MAGAZINE
Highlights
SANITÀ
DIGITALE
Presentate a Roma il 24
giugno scorso, nel corso di
un convegno organizzato
da Federsanità ANCI e
l’Istituto Italiano Privacy
in collaborazione con
l’Osservatorio Netics
sulla Sanità Elettronica e
Microsoft, le linee guida per
la digitalizzazione dei dati
e dei servizi sanitari con
l’utilizzo di tecnologia Cloud
computing.
Il documento, intitolato
“Cloud in Sanità:
Vademecum essenziale
sulla tutela della privacy”,
affronta il tema della
sanità digitale in tutte le
sue declinazioni: dalle
caratteristiche del cloud
che hanno portato a optare
per questa soluzione in
ambito sanitario, passando
per la normativa relativa
alla protezione dei dati
personali a cui attenersi
nelle fasi di gestione e
implementazione dei servizi
offerti, per concludere con
la trattazione dei possibili
utilizzi connessi ai servizi
disponibili relativamente alla
sanità elettronica.
Nel documento, rivolto alle
Un cambiamento non più rinnovabile
pubbliche amministrazioni
sia committenti che
utilizzatrici e agli sviluppatori
dei software, si insiste
più volte sul significato di
alcune espressioni quali
Cartella Clinica e Fascicolo
Sanitario Elettronico o FSE.
La prima è da intendersi
come “l’insieme di
documenti che registrano
un complesso eterogeneo
di informazioni sanitarie,
anagrafiche, sociali,
aventi lo scopo di rilevare
il percorso diagnosticoterapeutico di un paziente
al fine di predisporre gli
opportuni interventi sanitari
e di poter effettuare indagini
statistiche, scientifiche
e medico-legali. È uno
strumento informativo
individuale finalizzato a
rilevare tutte le informazioni
anagrafiche e cliniche
significative relative ad un
paziente”.
La seconda come “l'insieme
dei dati e documenti
digitali di tipo sanitario e
sociosanitario generati
da eventi clinici presenti
e trascorsi, riguardanti
l'assistito”.
Ripercorrendone la storia
attraverso il richiamo
a precedenti interventi
legislativi, emerge in
maniera chiara quanto sia
indispensabile e urgente
passare dalla forma
cartacea a quella digitale.
Indubbi i vantaggi in termini
economici e di tempo
derivanti dalla migrazione
al digitale: disponibilità
delle informazioni sanitarie
24/7, accessibilità dei dati
necessari da qualsiasi
terminale abilitato e
verifica degli accessi;
standardizzazione dei
formati, abbattimento dei
costi di archiviazione e
semplificazione del flusso
dei dati in ambito clinico e
amministrativo.
A questi si aggiunge
un risparmio di costi
di manutenzione e di
aggiornamento di hardware
e software, la cui voce
di spesa può essere
convogliata secondo
necessità anche solo
sui servizi necessari,
consentendo l’utilizzo delle
risorse disponibili in modo
più efficace e versatile.