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CITY LIFE MAGAZINE
La prima a credere e ad
investire in una aviazione
a basse emissioni di CO2
è stata la compagnia di
bandiera olandese KLM,
dando vita, nel 2009, a
uno specifico programma
di ricerca e sviluppo. Nel
giugno 2012, un Boing
777 aveva coperto la
tratta intercontinentale
Amsterdam-Rio De Janeiro
utilizzando un carburante a
basso impatto ambientale
costituito da kerosene per
l'80% e da derivati di olii da
cucina esausti per il restante
20%. Dal mese di marzo,
la sperimentazione si è
allargata ai voli di linea. Gli
aerei che settimanalmente
partono dal JFK di New
York alla volta dell’aeroporto
Schiphol di Amsterdam
hanno nei loro serbatoi
anche biofuel.
I risultati di KLM sono frutto
dell’azione congiunta di
diversi soggetti, più che
raddoppiati nel corso
dell’ultimo anno: si va da
aziende come Siemens,
Nike, Heinehken, a gruppi
come Accenture, Delta
Airlines e ad istituzioni quali
il comune di Amsterdam.
A fornire il carburante verde
si occupa la SkyNRG,
fondata nel 2009 proprio
da KLM insieme a ARGOS
(North Sea Petroleum) e
la società di consulenza
Spring Associates.
Attualmente è l’unica
azienda certificata a
livello internazionale (dalla
Roundtable on Sustainable
Biofuels) per la produzione
di bio-carburante per aerei.
Ma non ci sono solo gli
olandesi. Anche i cinesi
si stanno muovendo in
questa direzione. Ad aprile
di quest’anno, un mese e
mezzo dopo l’inaugurazione
dei voli low-emission
NYC-Amsterdam, la
China