City Life Magazine 04 | Page 25

LUGLIO/AGOSTO 2013 Così, forse in modo non troppo programmato, si stanno gettando le basi per il ritorno di una diversa politica italiana nel mediterraneo, con nuove opportunità di crescita economica e sociale per il nostro paese, dopo decenni di tentennamenti dovuti anche al tramonto dei vecchi equilibri risalenti alla guerra fredda. Nel secondo dopoguerra, l’intuizione di una relazione permanente per una partnership privilegiata risale al povero Mattei, il coraggioso e lungimirante fondatore dell’Eni, che fra le mille iniziative istituì scuole di formazione nei paesi del sud mediterraneo in grado di costituire, nel settore energetico, i quadri e i dirigenti della futura classe borghese nord-africana. Oggi, seguendo quel filone d’investimento culturale e industriale, si prova a lanciare progetti comuni fondati sulle nuove tecnologie energetiche, finalmente in grado di rispondere alle problematiche del consumo elettrico contemporaneo e delle correlate necessità ambientali. L’idea di fondo è quella di far progredire i nostri naturali partner politici della sponda sud, al fine di renderli più avanzati partner industriali. E l’energia può rivelarsi un ottimo strumento per tale via di progresso per il sud del Mediterraneo, progresso che, per il nostro Paese, rappresenterebbe volano di straordinaria importanza. Non bisogna poi dimenticare la rara opportunità – che si andrà a definire il prossimo anno – offerta dal Semestre europeo a guida italiana. Per la vecchia e malconcia Italia, piagata da almeno un lustro di crisi ininterrotta (2009 – 2013), una simile assegnazione politica potrebbe rivelarsi u