City Life Magazine 02 | Page 86

86 CITY LIFE MAGAZINE Figura 1. Le fasi e l’apertura del processo di innovazione Spe Tante o poche fasi aperte a contributi esterni? Generazione idea Il grado di apertura di una collaborazione dipende anche dal numero/tipo di fasi del processo di innovazione per le quali un’azienda cerca supporto esterno (si veda la figura 1). La collaborazione è da intendersi in un duplice senso, con contributi dall’esterno verso l’interno e anche viceversa. In modo simile all’incremento della varietà dei partner, anche all’aumentare delle fasi sulle quali si collabora è ragionevole attendersi analoghi trade-off: da un lato, sicuramente vantaggi in termini di creatività e accesso a più ampie fonti di conoscenza, dall’altro svantaggi in termini di costi organizzativi per coordinamento e controllo. Pr Differenti approcci Alta Collaboratori integrati Bassa Figura 2. I quattro approci alle collaborazioni Varietà delle fasi Da una recente indagine condotta sulle imprese, sono emersi quattro differenti tipi d’approccio alla collaborazione: 1. quello dell’Open Innovator, caratterizzato da un’elevata tensione verso la leadership tecnologica e l’internazionalizzazione delle attività, anche quelle di Ricerca e Sviluppo. Richiede uno stile manageriale partecipativo dovuto al coinvolgimento di differenti funzioni nel processo d’innovazione: R&D, produzione e marketing; 2. quello del collaboratore specialista con un forte interesse per l’eccellenza tecnologica e che necessita di molte risorse per concretizare le collaborazioni. Essendo tuttavia esposto a rischi significativi, concentra la condivisione su poche fasi del processo d’innovazione; 3. quello del collaboratore integrato. Avendo altre priorità strategiche rispetto all’eccellenza tecnologica, collabora in modo selettivo con pochi partner, generalmente clienti e fornitori; 4. quello del closed Innovator. Orienta l’innovazione all’interno dell’azienda per evitare costi e rischi troppo rilevanti, limitando a poche fasi i rapporti con partner estern