City Life Magazine 02 | Page 64

64 CITY LIFE MAGAZINE CICLISTI, I MIGLIORI CONSUMATORI Quali sono i consumatori migliori? Quelli più propensi a fare acquisti? Non gli automobilisti – come verrebbe da pensare – ma i ciclisti seguiti da chi va a piedi o utilizza i mezzi pubblici. Almeno da quanto emerge da un recente studio dell’Oregon Transportation Research and Education Consortium, di Portland, Stati Uniti. Come racconta al giornale Atlantic Cities una delle autrici, la professoressa Kelly Clifton della Portland State University, uno degli spunti è stato verificare l’esattezza o meno dello stereotipo che dipinge i ciclisti “solo come un branco di ragazzini senza un soldo”. L’indagine è stata condotta su circa 2mila persone che frequentano quelle aree cittadine a maggiore vocazione commeriale (con ristoranti, bar e negozi) e su altre 19mila che, invece, prediligono i supermercati. Tra marzo e ottobre del 2012 sono stati intervistati i clienti di 89 attività commerciali presenti nella regione (11 delle quali del settore alimentare) di Portland. Se è evidente che sono gli automobilisti a farla da padroni nei punti vendita della grande distribuzione, cioè dove generalmente si acquista una maggior quantità di beni, negli altri sono i ciclisti e pedoni i più propensi alle spese. Ciclisti, pedoni e utilizzatori di mezzi pubblici non solo spendono di più dei loro “colleghi” automobilisti, ma fanno acquisti o accedono a servizi con maggior frequenza. Infatti, oltre alla ovvia necessità di tornare più spesso nei negozi alimentari (va da sé che in bicicletta o a piedi il limite di carico è minore) pedoni e ciclisti appaiono come frequentatori più assidui di bar e ristoranti. Sarebbe infatti la stessa modalità di spostamento, più lenta e non vincolata al trovare parcheggio, l’elemento che favorisce l’acquisto. Il consumatore, libero dall’impegno della guida, è più concentrato su ciò che incontra e più attento alle offerte dei diversi esercizi commerciali che incontra sul suo percorso. Al di là delle differenze urbanistiche e di abitudini d’acquisto esistenti tra Europa e Stati Uniti (differenze sempre più sottili, considerando i centri commerciali sorti alle periferie delle nostre città) il tema è oggetto di dibattito anche alle nostre latitudini. E allora Portland e l’Oregon smettono di essere realtà lontane, specie quando un’amministrazione cittadina decide di istituire un’area pedonale o dà vita a iniziative come le “domeniche a piedi”.