CITY LIFE MAGAZINE
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Città e illuminazione sono temi strettamente legati tra loro, oggi più che mai grazie
a sistemi e prodotti tecnologicamente avanzati. Quali professionalità vengono
coinvolte nello sviluppo dei nuovi progetti? L’Italia è in grado di soddisfare la
richiesta internazionale e nazionale di queste professionalità?
Sicuramente in passato gli impianti di illuminazione erano più semplici da progettare e
gestire. Oggi la sensibilizzazione sulle tematiche di risparmio energetico ha portato allo
sviluppo di nuovi impianti la cui gestione e regolazione è sempre più complessa, e che
necessitano di essere adeguatamente progettati per una corretta comunicazione tra
apparecchi e centrali di comando.
Inoltre, negli ultimi anni si è assistito a uno sviluppo esponenziale della tecnologia LED.
Questo processo rappresenta una svolta epocale, in quanto crea un nuovo paradigma
dell’illuminazione: ha creato nuove opportunità di business ma costretto, al contempo,
i produttori di apparecchi di illuminazione a rivoluzionare sia da un punto di vista
organizzativo sia di competenze le proprie aziende.
Infine, alla luce dello sviluppo delle nuove tecnologie e delle crescenti istanze di
benessere individuale e di risparmio energetico, un ruolo chiave è giocato dalla corretta
progettazione che garantisce riduzione dei consumi e massimo confort visivo. Ma
non solo. Se teniamo conto che il nostro è un paese che ogni anno attrae milioni di
visitatori per le sue bellezze artistiche, è facile intuire il valore aggiunto che l’illuminazione
scenografica e figure professionali adeguatamente formate rivestono
nell’enfatizzare le ricchezze architettoniche della nostre città.
Da presidente di un’associazione, vede da parte delle aziende
una volontà di collaborare unendo le forze e condividendo le
risorse disponibili o continua a esserci timore nel rendere partecipi
potenziali concorrenti? In tal senso sono stati avviati progetti di open
innovation?
Ho sempre sostenuto che per inserirsi in un mercato di riferimento di
respiro sempre più internazionale sia indispensabile fare sistema per
aumentare la competitività delle nostre aziende. Abbiamo competenze,
know-how, capacità di innovazione e lavoro altamente specializzato
e qualificato, ma da soli siamo deboli. La nostra realtà è costituita
soprattutto da pmi e, alla luce della specificità del tessuto imprenditoriale,
è necessario creare sinergie e fare massa critica per proporsi a livello
mondiale. L’Associazione stessa, in questi ultimi anni, ha rivoluzionato
la propria struttura per far fronte ai cambiamenti in atto nel mercato del
lighting. In principio la divisione in 3 gruppi era di tipo merceologico:
Apparecchi, Componenti e Sorgenti. Oggi le tematiche da affrontare a
livello associativo, sia in campo normativo sia in quello legislativo, sono
sempre più di tipo orizzontale. Pertanto sono coinvolte, in egual misura,
aziende appartenenti ai diversi settori della catena dell’illuminazione. È
necessario trovare strade comuni al fine di creare tutte le opportunità per
favorire il mercato della luce di qualità. In questo contesto, la struttura
associativa è stata ottimizzata passando a un raggruppamento tematico
delle Aziende Associate in: Gruppo Mercato e Gruppo Tecno-Legislativo.
Obiettivo del Gruppo Mercato è sviluppare strategie comuni per creare
opportunità di business per l’intero comparto illuminazione. Il Gruppo
Tecno-Legislativo ha l’obiettivo di supportare l’Associazione in campo
normativo, sia per quanto concerne la sicurezza sia per quanto concerne
l’ambito prestazionale.