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CITY LIFE MAGAZINE
Andrea Poggio ha appena
dedicato un libro alle città
sostenibili. O meglio ai
comportamenti di chi le
abita convinto che “la
partecipazione dei cittadini
è imprescindibile per
raggiungere i cambiamenti”.
Ora, “le nuove tecnologie
e le innovazioni di sistema
sono una straordinaria
leva di cambiamento, i
punti da cui prendono
forma i progetti”. Ma la
sola tecnologia non basta.
”Senza smart citizens e
senza smart communities –
continua Poggio – è difficile
creare vere smart city”.
Ma la città è davvero il
luogo adatto per sviluppare
il futuro? Il contesto
metropolitano agisce da
catalizzatore “poiché è
proprio lì che si diffondono
più rapidamente le
innovazioni essendo più
forte il bisogno di trovare
soluzioni sostenibili”.
Anche nella crisi. Per
Poggio “esistono città che
pur con risorse limitate
hanno saputo affrontare
povertà, inquinamento,
traffico, criminalità
con atteggiamento
‘intelligente’. Anche risorse
e infrastrutture tecnologiche
limitate, se usate a pieno
e con l’attenzione al
coinvolgimento dei cittadini
e delle attività economiche
locali, possono portare a
realizzare grandi cose”. I
benefici si riflettono tanto
da un punto di vista sociale
– misurabile come qualità
della vita – che economico.
Un esempio? “Al di là delle
solite città del nord Europa
e del nord America, si può
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