CITY LIFE MAGAZINE
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Un progetto
immobiliare
eco-sostenibile a
ridosso del mare
L’Osservatorio
Energy Management
Case sempre
più piccole. Gli
elettrodomestici si
adeguano
Il progetto immobiliare Ecocittà
prevede la riconversione di un’ex
area industriale a ridosso del mare a
Porto Potenza Picena (MC), tramite
edifici in classe energetica A e A+
(sia residenziali che commerciali)
accompagnati da una grande area
a verde pubblico (10.000 mq),
parcheggi, una piazza, piste ciclabili
e servizi. L’impegno totale è di oltre
100 milioni di euro, frutto di un
investimento del Fondo Immobiliare
Ecocittà, costituito da investitori
italiani e stranieri (provenienti
dall’Europa Occidentale e Orientale
e dal Medio Oriente) e gestito da
Namira S.G.R.p.A.
I lavori sono cominciati nella
primavera del 2011, con
l’abbattimento dei fabbricati della Ex
Ceramica Adriatica di Porto Potenza
Picena, e la successiva bonifica del
terreno sottostante, su un’area di
60.000 metri quadrati.
Il percorso dell’eco-sostenibilità
continua poi nel progetto
architettonico, firmato dalla FIMA
Engineering. Obiettivo primario
non consumare terreno agricolo e
riqualificare una zona abbandonata
attraverso una delle prime
realizzazioni su ampia scala di edifici
a emissioni zero. Costruzioni ad
alta efficienza energetica (tutte in
classe A e A+), con edifici multipiani
residenziali, urban villa e zone
commerciali sotto i portici.
Lo scorso 21 novembre presso
la Sede Telecom Italia di Piazza
Affari a Milano il Gruppo 24 ORE
e Strategic Management Partners
hanno presentato i risultati del
progetto “Osservatorio Energy
Management”. Si tratta di una
community dove gli Energy
Manager hanno la possibilità di
confrontarsi con colleghi di altre
aziende e condividere esperienze in
un mercato molto competitivo e in
continua evoluzione. Da sottolineare
la particolare significatività
dell’esperienza Telecom che si
pone come secondo maggior
consumatore italiano di energia
dopo le Ferrovie dello Stato.
Telecom, con i suoi 40.000 punti di
allaccio, consuma 2,5 Twh per un
totale di 400 M€ di energia elettrica
e 42 milioni di metri cubi di gas per
gli impianti di coegenerazione.
Proprio per garantire un monitoraggio
attento e puntuale dei propri
consumi Telecom ha provveduto,
nell’ultimo anno, a installare 30.000
sonde permettendo di monitorare
il 50% dei propri consumi. Questo
monitoraggio continuo consente
di ottenere una valutazione precisa
dei bisogni di energia sia in funzione
dell’ubicazione sia dell’orario,
garantendo l’ottimizzazione delle
procedure di approvvigionamento
dell’energia e permettendone
l’acquisto alle migliori tariffe.
Gli spazi abitativi nella grandi città
si riducono e gli elettrodomestici
si adeguano; fra le tendenze che
investiranno il settore nei prossimi
anni, il dimensionamento di piani di
cottura, lavastoviglie, forni e frigoriferi
sarà una delle più significative e
necessarie alla luce dei cambiamenti
occorsi nelle abitudini di vita urbana.
Quello degli small spaces è l’oggetto
dello studio etnografico condotto
nei mesi scorsi dal Global consumer
design di Whirlpool EMEA in cinque
metropoli di tre continenti, New
York, Londra, Città del Messico,
Shangai e New Delhi. L’ipotesi
da verificare era se le abitudini
nell’utilizzo degli elettrodomestici
negli spazi abitativi ristretti dei grandi
agglomerati urbani fossero davvero
globali o presentassero differenze
significative. «Abbiamo constatato
con sorpresa che le somiglianze sono
più numerose delle diversità – spiega
Milka Eskola, Leader group advanced
design di Whirlpool EMEA – oggi gli
elettrodomestici di dimensioni inferiori
a quelle standard sono generalmente
di bassa gamma; la sfida, nel medio
lungo-periodo, dai tre ai cinque anni,
è di calare la miglior tecnologia negli
spazi ridotti in cui si vive, quindi alle
esigenze reali degli user». Lo studio
è stato condotto su un campione di
dieci situazioni domestic