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CITY LIFE MAGAZINE
Nell’Energy Outlook 2010 della IEA, la
produzione elettrica da fonte marina al 2035
è infatti stimata in 60 TWh, su un totale di
consumi elettrici pari a 30.300 TWh
La proiezione dei costi di produzione fatta dall’Agenzia mostra livelli più alti di quasi tutte le altre forme di
energia rinnovabile. Saranno necessari notevoli progressi tecnologici prima di vedere l’affermazione di energia
derivante dallo sfruttamento di mari e oceani
che si vuole utilizzare. Quella relativa all’uso degli
sbarramenti per lo sfruttamento delle maree è matura
e ha dimostrato di funzionare su scala industriale.
Sfortunatamente, le località nelle quali può essere
sfruttata non sono numerose e l’impatto ambientale è
rilevante, non soltanto sotto l’aspetto paesaggistico.
Idee e progetti per nuove applicazioni esistono, a
volte da tempo, ma è difficile vederne la realizzazione,
se non in concomitanza di qualche altra importante
necessità collettiva, quale l’attraversamento di un
estuario che richiede oggi lunghi percorsi alternativi
per essere effettuato.
La tecnologia per lo sfruttamento delle onde ha
superato la fase sperimentale e nei prossimi anni
si potrebbero vedere le prime realizzazioni su scala
industriale. Le installazioni fisse a terra saranno
probabilmente limitate a poche aree, dove del
resto si sono già fatte le sperimentazioni (Scozia,
Norvegia, Azzorre), anche se la possibilità di
includere le installazioni in strutture di protezione
foranea potrebbe ampliare il campo di utilizzo. Per
impianti di tipo galleggiante si sta uscendo dalla fa
sperimentale, ma non è facile prevedere quale dei
sistemi si affermerà. Più in ritardo sembrano essere
gli sviluppi dei sistemi totalmente sommersi. Fra tu
le forme di sfruttamento dell’energia marina, quella
relativa alle onde è probabilmente destinata a dare
in futuro il contributo maggiore. Nessuno ancora
azzarda valori precisi, ma si comincia a parlare di u
producibilità compresa tra 150 e 750 TWh l’anno.
La tecnologia per le correnti marine è meno avanza
rispetto a quella sul moto ondoso, ma il progetto d
sfruttamento di fronte a Darwin, in Australia, quand
realizzato, potrebbe fornire indicazioni importanti
su economicità e sostenibilità dell’iniziativa. Per
quanto riguarda il gradiente termico siamo in piena