City Life Magazine 01 | Page 36

36 CITY LIFE MAGAZINE Nell’Energy Outlook 2010 della IEA, la produzione elettrica da fonte marina al 2035 è infatti stimata in 60 TWh, su un totale di consumi elettrici pari a 30.300 TWh La proiezione dei costi di produzione fatta dall’Agenzia mostra livelli più alti di quasi tutte le altre forme di energia rinnovabile. Saranno necessari notevoli progressi tecnologici prima di vedere l’affermazione di energia derivante dallo sfruttamento di mari e oceani che si vuole utilizzare. Quella relativa all’uso degli sbarramenti per lo sfruttamento delle maree è matura e ha dimostrato di funzionare su scala industriale. Sfortunatamente, le località nelle quali può essere sfruttata non sono numerose e l’impatto ambientale è rilevante, non soltanto sotto l’aspetto paesaggistico. Idee e progetti per nuove applicazioni esistono, a volte da tempo, ma è difficile vederne la realizzazione, se non in concomitanza di qualche altra importante necessità collettiva, quale l’attraversamento di un estuario che richiede oggi lunghi percorsi alternativi per essere effettuato. La tecnologia per lo sfruttamento delle onde ha superato la fase sperimentale e nei prossimi anni si potrebbero vedere le prime realizzazioni su scala industriale. Le installazioni fisse a terra saranno probabilmente limitate a poche aree, dove del resto si sono già fatte le sperimentazioni (Scozia, Norvegia, Azzorre), anche se la possibilità di includere le installazioni in strutture di protezione foranea potrebbe ampliare il campo di utilizzo. Per impianti di tipo galleggiante si sta uscendo dalla fa sperimentale, ma non è facile prevedere quale dei sistemi si affermerà. Più in ritardo sembrano essere gli sviluppi dei sistemi totalmente sommersi. Fra tu le forme di sfruttamento dell’energia marina, quella relativa alle onde è probabilmente destinata a dare in futuro il contributo maggiore. Nessuno ancora azzarda valori precisi, ma si comincia a parlare di u producibilità compresa tra 150 e 750 TWh l’anno. La tecnologia per le correnti marine è meno avanza rispetto a quella sul moto ondoso, ma il progetto d sfruttamento di fronte a Darwin, in Australia, quand realizzato, potrebbe fornire indicazioni importanti su economicità e sostenibilità dell’iniziativa. Per quanto riguarda il gradiente termico siamo in piena