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Un mercato dall’evoluzione
originale come questo del
“piccolo GNL”, certamente
più vicino al settore della
distribuzione dei combustibili
piuttosto che a quello del “big
GNL”, nel cui elenco dei possibili
utilizzi possiamo aggiungere quelli
ferroviari e aerospaziali, richiede
una regolazione tecnica di base
semplice e standardizzata, ma
anche flessibile. Si tratta di un
mercato giovane che può avere
gravi danni da un’eccessiva
regolazione, fatte salve le
normative in materia di sicurezza
che dovrebbero però anticipare
i tempi, magari mutuando
esperienze anche parziali già fatte
all’estero.
Di tutti questi argomenti, in
prospettiva euro-mediterranea,
si parlerà a Napoli i prossimi 10
e 11 maggio presso la Mostra
d’Oltremare, nell’ambito della IV
ConferenzaGNL e II ExpoGNL.
La Conferenza prevede interventi
e relazioni di taglio strategico
da parte di rappresentanti di
istituzioni ed imprese, mentre
nella Expo si presenteranno
progetti puntuali e prodotti,
con la possibilità di presentarli
in seminari e riunioni ai propri
stakeholder.
così in futuro). Il difficile, in Italia,
è avere del GNL in concorrenza,
e quando finalmente lo si riesce
a far arrivare è conveniente
aprirsi a tutti i possibili acquirenti,
siano navi, camion o industrie.
Ci sono numerosi comuni
non metanizzati, oltre mille in
Italia, che potrebbero dotarsi
di reti alimentate con il GNL.
La copertura dei costi della
distribuzione in questi casi è
garantita dalle tariffe definite
dall’Autorità per l’energia, che
copre anche quota parte dei
costi dei depositi in regime di
separazione contabile.
La sensibilità ambientale e la
necessità dell’Italia di rispettare
gli impegni nei biocarburanti al
2020, dove siamo molto indietro,
stanno spostando l’attenzione e
l’aiuto pubblico sulla produzione
di bioGNL, se utilizzato nei
trasporti. È questo un altro filone
di attività per le imprese del GNL
di piccola taglia, in prospettiva
molto interessante, perché
garantisce un carburante ad
impatto pressoché zero. Per la
produzione di bioGNL si utilizzano
reflui zootecnici, sfalci agricoli,
la frazione organica dei rifiuti
urbani selezionata con la raccolta
differenziata.