CIG Magazine - La rivista che dà voce al mondo del gas CIG Magazine 9 | Page 47

CIG MAGAZINE 47 Un mercato dall’evoluzione originale come questo del “piccolo GNL”, certamente più vicino al settore della distribuzione dei combustibili piuttosto che a quello del “big GNL”, nel cui elenco dei possibili utilizzi possiamo aggiungere quelli ferroviari e aerospaziali, richiede una regolazione tecnica di base semplice e standardizzata, ma anche flessibile. Si tratta di un mercato giovane che può avere gravi danni da un’eccessiva regolazione, fatte salve le normative in materia di sicurezza che dovrebbero però anticipare i tempi, magari mutuando esperienze anche parziali già fatte all’estero. Di tutti questi argomenti, in prospettiva euro-mediterranea, si parlerà a Napoli i prossimi 10 e 11 maggio presso la Mostra d’Oltremare, nell’ambito della IV ConferenzaGNL e II ExpoGNL. La Conferenza prevede interventi e relazioni di taglio strategico da parte di rappresentanti di istituzioni ed imprese, mentre nella Expo si presenteranno progetti puntuali e prodotti, con la possibilità di presentarli in seminari e riunioni ai propri stakeholder. così in futuro). Il difficile, in Italia, è avere del GNL in concorrenza, e quando finalmente lo si riesce a far arrivare è conveniente aprirsi a tutti i possibili acquirenti, siano navi, camion o industrie. Ci sono numerosi comuni non metanizzati, oltre mille in Italia, che potrebbero dotarsi di reti alimentate con il GNL. La copertura dei costi della distribuzione in questi casi è garantita dalle tariffe definite dall’Autorità per l’energia, che copre anche quota parte dei costi dei depositi in regime di separazione contabile. La sensibilità ambientale e la necessità dell’Italia di rispettare gli impegni nei biocarburanti al 2020, dove siamo molto indietro, stanno spostando l’attenzione e l’aiuto pubblico sulla produzione di bioGNL, se utilizzato nei trasporti. È questo un altro filone di attività per le imprese del GNL di piccola taglia, in prospettiva molto interessante, perché garantisce un carburante ad impatto pressoché zero. Per la produzione di bioGNL si utilizzano reflui zootecnici, sfalci agricoli, la frazione organica dei rifiuti urbani selezionata con la raccolta differenziata.