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del 20% a seconda degli usi,
mentre polveri sottili, zolfo e azoto
vengono praticamente azzerati.
L’attenzione degli imprenditori
si è concentrata sul vantaggio
di prezzo del GNL negli anni in
cui il petrolio, dopo il crollo del
2008-9, crebbe per stabilizzarsi
dalla primavera 2011 alla
primavera del 2014 intorno ai
110 dollari al barile, anche se
pesava già l’aspetto ambientale,
come si è visto con le decisioni
dell’International Maritime
Organization (IMO, agenzia
dell’ONU che decide la qualità
dei combustibili marittimi). L’IMO
decise una tabella di marcia per
la riduzione dello zolfo imponendo
lo 0,1% dallo scorso 1 gennaio
2015 nei mari del Nord Europa
e del Nord America, mentre a
livello mondiale si passerà solo
allo 0,5% dal primo gennaio 2020
(dall’attuale 3,5% permesso nel
Mediterraneo).
Dal punto di vista economico
il vantaggio dell’uso del GNL
nei trasporti terrestri pesanti è
apparso ancora maggiore, e
non solo per la ridotta fiscalità
sul gas rispetto al Diesel. Inoltre
il combustibile marittimo ad alto
tenore di zolfo utilizzabile in alto
mare - praticamente uno scarto
di raffineria - è molto economico
rispetto al gasolio utilizzabile nei
porti e dalle piccole imbarcazioni.
Su terra i limiti alle emissioni
riguardano tutte le reti stradali,
senza confini, e il prezzo del
gasolio cresce man mano che