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biomasse di origine, le modalità
per il rispetto delle condizioni
di sicurezza minime per
l’odorizzabilità del biometano
nel rispetto dell’UNI 7133 e,
infine, l’adozione di prassi
condivise di conduzione e
purificazione del biogas.
Il biometano e l’odorizzazione
Tra le numerose questioni
aperte riguardanti il
biometano, vi è anche quella
dell’odorizzazione. “Un tema
- afferma Eugenio Salati,
presidente della Commissione
tecnica “Odorizzazione” del
Comitato italiano gas - mai
affrontato prima nelle sedi
tecniche e normative e che
riguarda la miscelazione di gas
provenienti da diverse filiere,
con potenziali differenti e con
differenti caratteristiche di
odorizzabilità. A ciò si aggiunge
il fatto che le caratteristiche del
biometano sono ipoteticamente
mutabili in base al variare
delle materie prime. Infatti,
alcune sostanze presenti
nella biomassa possiedono
caratteristiche olfattive proprie.
Ecco spiegato perché le
caratteristiche olfattive del
biometano potrebbero essere
BIOMETANO
il lavoro di revisione riguardante
il rapporto tecnico UNI/TR
11537 dal titolo “Immissione
di biometano nelle reti di
trasporto e distribuzione di gas
naturale” elaborato dal CIG.
Il testo del progetto, dopo le
approvazioni formali in ambito
CIG, sarà inviato a UNI per
l’avvio dell’inchiesta pubblica.
Il rapporto tecnicofornisce
indicazioni per l’immissione nelle
reti di trasporto e distribuzione
del biometano. La revisione
assume le caratteristiche
chimico-fisiche del gas naturale
definite nel decreto ministeriale
del 19 febbraio del 2007 e i
limiti aggiuntivi del biometano
definiti dal prEN 16723-1 e
indica i metodi, [