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GNL
Punti di forza che sono stati
individuati dal campione
intervistato: il 46% ha dichiarato
che usa il gas naturale per i motivi
di risparmio mentre al secondo
posto (32%) troviamo ragioni di
natura ambientale; applicando il
teorema di Pareto fanno insieme
circa l’80%. Dunque sono questi i
due aspetti fondamentali.
Per quanto riguarda i punti di
debolezza, sono stati indicati
in primis la rete distributiva –
da notare come solo il 27%
del campione intervistato era
composto da soggetti possessori
di veicoli alimentati a gas naturale
–, poi i costi dei veicoli a gas
naturale e in alcuni casi anche le
performance.
Coloro che si sono lamentati delle
perfomances sono evidentemente
i non possessori di veicoli a gas
naturale. Peraltro questi ultimi
grazie alle nuove tecnologie
possono oggi vantare un motore
molto simile a quello a benzina.
Fondamentale per lo sviluppo
del GNL è la definizione di
un’adeguata politica sui prezzi
dei carburanti. Il differenziale del
prezzo dei carburanti negli ultimi
anni si è più o meno mantenuto
costante, e questo ha consentito
l’armonico sviluppo del gas
naturale.
D’altra parte, in altra analisi, fatta
dall’Iveco per quanto riguarda
il confronto dello Stralis (Nome
del camion a motrice) alimentato
a gasolio e alimentato a GNL,
emerge un maggior costo (in
acquisto) per la motrice alimentata
a GNL, che però mostra un
consistente risparmio sul fronte
del carburante. È chiaro che
questo consente ai veicoli per il
trasporto, specie quello pesante,
di avere buone prospettive per
il futuro se alimentati a GNL.
Poi vi è il vantaggio ambientale,
l’analisi fatta sempre da Iveco sui
suoi motori mostra andamenti
simili a quelli del settore marino
precedentemente illustrato dai
colleghi. In particolare vi è una
riduzione del 35% del NOx, 95%