CIG Magazine - La rivista che dà voce al mondo del gas CIG Magazine 2 | Page 11
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prodotti e i servizi forniti.
A ciò fa da contraltare il calo
sensibile dei consumi di gas,
scesi ai livelli del 1998, che
in associazione alle difficili
condizioni macroeconomiche
e finanziarie, in particolare per
quanto riguarda l’accesso al
credito da parte delle imprese,
specie delle PMI, tende a
configurare uno scenario di
stagnante immobilità.
In ogni caso, la domanda da
porsi è se sia possibile far
divenire gli indirizzi legislativi,
la regolazione, la normazione
tecnica componenti sinergici del
motore della ripresa nel settore
gas, anche individuando nuovi
approcci e nuovi utilizzi.
Esperienze fatte all’estero ci
dicono che buoni risultati sono
stati ottenuti con le norme
tecniche, volontarie, consensuali
che, nella maggior parte dei casi,
hanno dimostrato la capacità
necessaria per “guidare” il
mercato e i consumatori verso
il raggiungimento degli obiettivi
desiderati.
Solo norme tecniche dunque?
Ovviamente no; nel settore gas
la regolazione di AEEGSI ha dato
sinora ottimi risultati, mentre la
fase legislativa ha fatto registrare
alcune incertezze, specie in
materia di efficienza energetica.
Quante volte abbiamo infatti
assistito all’approvazione
di leggi che sono state poi
precipitosamente modificate
a causa delle conseguenze
negative involontariamente
generate?
Il rischio vero e generalizzato
è che le regole siano imposte
senza avere prima verificato le
reali esigenze e senza averne
valutato i possibili impatti.
Negli ultimi anni sono emerse
numerose problematiche per
la cui risoluzione si sarebbe
potuto già dare attuazione a
un cambiamento duraturo,
a condizione che i problemi
fossero stati affrontati e risolti
con lo sviluppo e l’utilizzo di
norme volontarie, piuttosto che
con il ricorso alla legislazione
cogente.
Il caso del biometano, con il
fallimento quasi annunciato del
mandato europeo M/475 ne
è un esempio estremamente
significativo.
Nel definire le politiche
industriali è dimostrato che i
migliori risultati si ottengono
con il lavoro congiunto, con
il contributo di tutti i soggetti