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unico, organico e sistematico, di
disposizioni di prevenzione incendi
per le attività soggette e non
soggette, nella semplificazione
e nella comprensibilità da parte
dell’utenza, nel disporre di
soluzioni meno prescrittive, più
prestazionali e flessibili, secondo
la valutazione del rischio, nella
possibilità di disporre di più
soluzioni e, infine, di ricorrere in
minor misura alle deroghe.
La struttura del provvedimento,
oltreché del testo (“Approvazione
della regola tecnica di prevenzione
incendi per la progettazione, la
realizzazione e l’esercizio degli
impianti per la produzione di
calore alimentati da combustibili
gassosi”), si compone di sei
articoli e di due allegati: l’allegato
1, formato da 8 sezioni e 4 tavole;
l’allegato 2, composto da un
elenco con le specifiche tecniche.
Per quanto riguarda il campo
di applicazione (articolo 1)
si fa riferimento agli impianti
di produzione di calore civili
extradomestici di portata termica
maggiore di 35 kilowatt, alimentati
da combustibili gassosi con
pressione non maggiore di 0,5 bar
asserviti a: a) climatizzazione di
edifici e ambienti; b) produzione di
acqua calda, acqua surriscaldata
e/o vapore; c) forni di cottura
del pane e di altri laboratori
artigiani; d) lavaggio di biancheria