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infatti un vantaggio, perché
le emissioni standard, per
volere del legislatore, vengono
automaticamente aumentate
del 40%. Di conseguenza,
possono cambiare, per quanto
riguarda l’attività dell’organismo
di certificazione, anche le
definizioni di rischio: da moderato
a trascurabile. La UNI/TS 11567,
che definisce tutte le modalità
di comportamento, è una sorta
di 9001 applicata al concetto
di sostenibilità ed è strutturata
in modo da garantire il rispetto
del bilancio di massa e la
rintracciabilità ai fini del bilancio di
massa. Bilancio di massa vuole
dire che deve essere evidente e
dimostrabile che ciò che entra
all’interno del perimetro di un
operatore esce al netto delle
rese”.
Quando un biometano può
essere definito sostenibile?
“In base alla UNI/TS 11567 –
conclude il direttore generale del
Comitato Termotecnico Italiano
– è sostenibile quando consente
un risparmio di GHG (CO2eq/
MJ) superiore alle soglie indicate
dalla RED. Di fatto, oggi, ci si
colloca al 60%: se è inferiore a
quella percentuale significa che la
filiera non è sostenibile. Il CTI ha
utilizzato per il calcolo la formula
utilizzata anche dal Centro ricerche