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42 “Montello è un caso di continuo sviluppo industriale – ha detto Confalonieri –. In origine era un impianto siderurgico che, una volta colpito dalla crisi, ha saputo trasformarsi in un’impresa di trattamento rifiuti, poi in un impianto di compostaggio, quindi in uno di digestione anaerobica con produzione di elettricità e calore, e infine, prima ancora del decreto ministeriale, si è trasformato e perfezionato nell’upgrading del biogas a biometano. Oggi Montello ha una capacità di 32 milioni di metri cubi di metano all’anno e 38 mila tonnellate di CO2 derivante dall’upgranding del biometano, oltre alla produzione 90 mila tonnellate di ammendante compostato. Da Montello a Sesa, altro colosso della trasformazione dei rifiuti organici. Siamo in provincia di Padova, dove prima dell’impianto era in funzione una discarica, che alla fine degli anni Novanta è stata trasformata in impianto di compostaggio. A questo si sono aggiunte una serie di linee per la trasformazione e la valorizzazione dei rifiuti secchi della raccolta differenziata e una linea di selezione del rifiuto indifferenziato. Sesa raggiunge oggi una capacità produttiva di circa 550 mila tonnellate