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organica raccolta in Italia transita
in impianti integrati, quindi con
produzione di biogas e in parte di
biometano.
“Per il Consorzio – ha aggiunto
il coordinatore del comitato
tecnico del CIC – l’integrazione
dei processi anaerobici nel
settore del riciclo dei rifiuti
organici ha rappresentato e
rappresenta tutt’ora un’evoluzione,
certamente dal punto di vista del
miglioramento delle performance
ambientali e dei vantaggi dovuti
alla produzione di un vettore
energetico qual è il biogas. A
ciò va aggiunto il minor impatto
odorigeno del compostaggio
integrato al processo anaerobico.
Accanto alla chiusura di questo
primo ciclo dei rifiuti, vi è la
possibilità di chiusura anche del
secondo ciclo, grazie al quale, dal
biometano, è possibile produrre
combustibile. Abbiamo stimato
che il biometano producibile
dalla trasformazione del rifiuto
di cucina sarebbe sufficiente
ad alimentare le flotte nazionali
necessarie alla raccolta di
organico, carta, plastica, vetro e
dell’indifferenziato».
Per quanto riguarda il biometano
va detto che il nostro Paese, in
virtù degli incentivi erogati per la
produzione di energia elettrica
da fonti rinnovabili, è passato
da una situazione produttiva
legata al solo compostaggio a
un’altra, più evoluta, legata allo
sfruttamento, alla nascita e allo
sviluppo della digestione aerobica
con trasformazione del biogas per
la produzione di energia elettrica e
calore. Un aiuto in questa direzione
è stato dato dall’ultimo decreto sul
biometano, che lo valorizza come
prodotto per l’autotrazione.
“Il sistema produttivo legato
al trattamento della frazione
organica di rifiuto – ha proseguito
Confalonieri – ha raccolto la sfida
e anticipando di qualche mese
l’emanazione del decreto, ha
modificato la propria impiantistica
facendo evolvere il biogas in
biometano attraverso i processi di
upgrading”.
Oggi in Italia gli impianti di
produzione del biometano
da rifiuti organici sono otto,
prevalentemente collocati
nel Centro e nel Nord Italia.
Tali impianti possiedono una
potenzialità produttiva di circa
90 milioni di metri cubi all’anno.