CIG Magazine - La rivista che dà voce al mondo del gas CIG Magazine 19 | Page 37
37
C I G
M A G A Z I N E
dei consumatori e, quindi,
assoggettati al costo di trasporto
e di distribuzione, una condizione
che va a rendere poco profittevoli
tali investimenti. Vi è anche un
rischio temporale: un impianto
power to gas al servizio di un
nodo elettrico dipende dalle
criticità che in futuro si potranno
avere sulla rete: se si avrà un
potenziamento probabilmente
l’impianto power to gas non sarà
più necessario per quel nodo
elettrico e ciò dipenderà anche
dagli impianti di produzione che
insistono sulla rete”.
Infine, un accenno al futuro.
“Un modello di power to gas
decisamente futuristico ha a che
fare con il potenziale cambio di
rete. In presenza di grandi impianti
di produzione eolica off shore o di
parchi fotovoltaici in zone deserte,
dove vi sono importanti produzioni
fotovoltaiche ma scarsi consumi,
si può pensare che il trasporto
più efficiente non sia ottenuto
attraverso cavidotti, ma può
risultare più conveniente, dal punto
di vista economico ed energetico,
trasformarli in forma chimica,
prevedendo unità di power to gas
trasportate con un gasdotto“.
rinnovabili come vettori energetici
in grado di rendere al sistema
elettrico un servizio più flessibile
e di far sì che la rete di trasporto
e di distribuzione del gas naturale
sia più fruibile anche per il
vettore elettrico. Siamo insomma
di fronte a una tecnologia
promettente che consente di
estendere la decarbonizzazione
del sistema gas anche al sistema
elettrico”.
Senatori, infine, ha messo
in guardia rispetto a un altro
fenomeno, che riguarda gli oneri
di sistema e ha fatto riferimento,
in particolare, a ciò che sta
avvenendo in altri Paesi europei.
“In diverse realtà europee in
cui l’iniezione di idrogeno o di
idrogeno biometanato o metanato
attraverso tecnologie chimiche
è in fase più avanzata rispetto
alla nostra, si è assistito a un
fenomeno che ha di fatto bloccato
questa tecnologia a causa degli
alti oneri di sistema cui viene
sottoposto il prelievo elettrico.
I sistemi power to gas offrono
sì un servizio alla rete elettrica,
perché aiutano a superare le
criticità dei sovraccarichi, ma
vengono considerati alla stregua