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M A G A Z I N E
impianti di minor dimensione e,
conseguentemente, dovremo
essere in grado di arrivare a
collettarli”.
Senatori ha poi posto
l’attenzione sui fattori chiave su
cui occorrerebbe lavorare per
accelerare il trend in atto.
“Per quanto riguarda lo sviluppo
della filiera dei gas rinnovabili
– ha sostenuto il dirigente di
Fiorentini – negli ultimi tempi vi
sono stati alcuni rallentamenti per
quanto riguarda le autorizzazioni,
mentre il settore agricolo non
è ancora entrato in pieno nella
filiera a causa degli alti costi
di approvvigionamento delle
materie prime. Inoltre, va detto
che esiste una marginalità del
sistema della distribuzione nel
processo di decarbonizzazione
della rete: oggi, meno del 4%
degli allacci è concesso verso
la rete di distribuzione. Un esito
che dipende da alcuni fattori
come la scarsa incentivazione dei
distributori a sviluppare la filiera
dei gas rinnovabili e anche da
ragioni tecniche”.
A dimostrazione dell’importanza
dell’aspetto distributivo c’è il
raffronto tra l’attuale situazione
domestico-civile e nel settore
power per la produzione elettrica.
Ha anche rimarcato l’attenzione
su alcune nicchie di mercato, tra
cui quella strategica, nel settore
dei trasporti, dell’utilizzo del gas
naturale.
“In futuro – ha detto Senatori
– avremo una diminuzione dei
consumi di gas nei settori civile
e power; nell’industria, e ancor
più in quello dei trasporti, avremo
invece un utilizzo sempre più
spinto del gas. Non è un caso
infatti che da oltre un anno vi
siano incentivi al biometano, che
attualmente ha una produzione
di un milione e centomila metri
cubi. Oggi disponiamo di circa
400 milioni di metri cubi di
capacità di allaccio alle reti di
trasporto, concessi da distributori
e trasportatori di gas. Se però
osserviamo il trend, tutto ciò non
è sufficiente, in quanto possiamo
attenderci, da questa possibilità
di allaccio, solo circa 350 milioni
di metri cubi di gas prodotti ogni
anno. Un incremento insufficiente,
se consideriamo che i grossi
impianti, prossimi alle reti di
trasporto, tenderanno a diminuire.
Per cui, in prospettiva, avremo