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Cosa stiamo facendo oggi per la
misura dell’energia? Utilizziamo
le aree omogenee di prelievo
e stiamo iniziando a installare
analizzatori di qualità sui grandi
utenti che consumano centinaia
di migliaia di metri cubi. Stiamo
anche cominciando a connettere
ai convertitori gli analizzatori di
qualità e gascromatografi. Nel 2G
il tema sarà la riduzione delle aree
disomogenee di prelievo fino alla
cabine Remi, che diventeranno
misuratori di energia, dai quali
si potrà determinare, con più
accuratezza rispetto al sistema
attuale, sia il calore specifico
ponderato sia il coefficiente P
che entra nella fattura degli utenti
domestici. Sul 3G prevediamo che
i contatori misureranno in energia:
ci saranno quindi contatori in
grado di rilevare Pcs e densità del
metano, mentre per i domestici
ci si limiterà a misurare il Pcs.
Non sono tecnologie future, sono
cose che esistono e su cui si sta
lavorando. Infine, la tecnologia
NbIot, che stiamo testando in
Italia, l’abbiamo esportata da un
paio d’anni all’estero, dove si è più
avanti, in Cina ad esempio. Detto
questo, all’estero l’esperienza
italiana è apprezzata, anche perché
in materia di smart metering siamo
in una fase avanzata”.
Il secondo intervento è stato
di Enrico Luigi Parodi,
amministratore delegato di Water
Tech, sul tema degli “Smart