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C I G
M A G A Z I N E
contatori elettrici di seconda
generazione, venne stabilito che
occorresse avere due canali di
comunicazione e che il secondo
canale di comunicazione dovesse
utilizzare la banda di 169 Mhz.
Ovviamente, con l’adeguamento
ai protocolli utilizzati per il gas.
Con la stessa delibera venne dato
mandato al CEI di sviluppare le
relative norme e, in particolare,
la norma che consentisse
l’intercambiabilità dei dispostivi
utente, cioè dei dispostivi che
dovrebbero essere inseriti
nelle abitazioni a garanzia della
consapevolezza all’utente finale.
In quell’occasione fu deciso anche
il protocollo in base al quale il
contatore elettrico dovesse fornire
i dati di consumo: la scelta fu di
utilizzare la banda di 169 Mhz”.
Oggigiorno la situazione di
utilizzo della banda è piuttosto
complessa: esistono infatti un
contatore gas e un contatore
elettrico che comunicano con
il centro, ma è noto che la
banda di 169 Mhz può essere
utilizzata anche come funzione
di rincalzo e, quindi, quando
l’onda convogliata Plc viene a
mancare, è lo stesso contatore
virtuoso. Vediamo, nel dettaglio, di
cosa si è trattato.
“Senza la pretesa di rifare la
storia – ha esordito Consonni
– vale però la pena ricordare
alcuni passaggi importanti della
storia recente dello sviluppo
degli smart meters. Partiamo dal
2011. In quell’anno fu presa una
decisione strategica: di utilizzare la
banda di 169 Mhz per soddisfare
il mandato dell’Autorità per
quanto concerne la telelettura
del gas. Fu una decisione presa
nell’ambito del Comitato Italiano
Gas, con il concorso di tutti
gli enti interessati: distributori
dei settori gas ed elettrico,
costruttori di dispositivi, enti di
certificazione, enti integratori di
sistema, sviluppatori software e
operatori delle telecomunicazioni.
Quella di allora fu una scelta
condivisa. L’anno successivo,
nel 2012, fu deciso di istituire
una task force all’interno di un
gruppo di lavoro che declinasse
la scelta strategica in un insieme
di norme per la costruzione
effettiva di apparati, contatori, reti
di telecomunicazione. Nel 2016,
con la delibera 87 dell’Autorità,
nella quale si trattava il tema dei