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CIG MAGAZINE 66 integrato multi-gas, nella sua dimensione odierna e futura. “Alcuni anni fa, nel 2007 per l’esattezza – ricorda Comotti – la Commissione europea ha conferito un mandato per definire i parametri e le caratteristiche di qualità europea del gas naturale. Si trattava del Mandate M/400 CE del 16 gennaio 2007. Il passo successivo è consistito nell’elaborazione dello standard di qualità del gas naturale condotto dal Working Group 11 del CEN/TC234. Lavoro che è stato messo a disposizione nel dicembre del 2015 sottoforma di norma EN 16726/2015 (Gas Infrastructure,Quality Gas, Group H) e successivamente recepito nel maggio del 2016 come UNI EN 16726/2016 (Infrastrutture del gas - Qualità del Gas - Gruppo H), che è la norma di cui disponiamo oggi”. Ma, come alle volte capita anche nel mondo della normazione, il Mandato M/400 non è stato portato a termine in quanto non è stato definito, per tutti gli stati membri, un intervallo comune per il cosiddetto indice di Wobbe (Wi). Una mancata definizione che rappresenta una criticità del sistema. “Ovviamente, non siamo stati a guardare – prosegue Comotti – e nel 2016 è iniziato un lavoro pre-normativo, della durata di tre anni, sotto l’egida dei Forum Infrastructuree Utilization di SF Gas. I due Forum stanno lavorando e a tutt’oggi hanno prodotto due documenti sui termini e sulle definizioni e costituito due task force, in cui la prima delle due andrà a studiare come costruire la variazione dell’indice di Wobbe, mentre la seconda analizzerà gli scenari entro cui ci si dovrà muovere nel prossimo futuro. La seconda task force, proprio in questo periodo, sta elaborando la Survey 1, dedicata alla qualità del gas e ai suoi scenari tecnici e legali. Contemporaneamente, per un’altra Survey, riguardante la distribuzione del gas, si stanno raccogliendo dati e informazioni. Il tutto finalizzato ad elaborare un nuovo livello normativo”. Va ricordata anche un’altra attività svolta in ambito