Beyond Taste Holiday 2017 - 2018 Edition BT XMAS 17 | Page 82

Lazio La storia viticola di oltre duemila anni ha segnato il territorio vulcani- co di Frascati come uno dei posti più conosciuti a livello mondiale, adatto storicamente alla produzione di ottimi vini bianchi. Situato alle porte di Roma, con una piazza facile e godendo di una buona fama, con il tempo i produttori locali di vino hanno perso di vista la qualità, dedicandosi a soddisfare la richiesta sempre maggiore di vino prove- niente dalla vicina capitale. Così facendo, negli anni, il vino prodotto in grandi quantitativi ha preso il sopravvento sulla qualità. A partire dalla metà degli anni novanta un’in- versione di tendenza ha fatto sì che dopo tanto tempo di consumo nel Lazio di vini dal prezzo sempre più basso è la qualità mediocre, venis- sero richiesti, come è successo in tutte le altre regioni italiane, vini di alta qualità. Molte delle cantine presenti nel territorio quindi, caval- cando l’onda, hanno iniziato a produrre degli ottimi vini. L’arrivo dalla Regione Lazio e dalla Comuni- tà Europea di numerosi contributi per lo sviluppo dell’agricoltura e della vitivinicoltura ha coinciso con un ricambio generazionale nelle aziende così si è passato nella loro conduzione dagli anziani non scola- rizzati e cresciuti con insegnamenti di sfruttare la terra e le piante per ottenere le quantità sempre mag- giori, ai giovani con un livello di cultura superiore ai loro genitori e nonni, con idee nuove dettate dalle loro esperienze fuori casa, da con- sumatori nelle grandi città, facendo così prevalere la qualità sulla quan- tità. Tra le cantine interessanti possiamo dare alcuni nomi: Cambugiano, La Monacesca. Per i vini rossi, meno conosciuti ma sempre di grande piacevolezza, ricordiamo il Rosso Conero Supe- riore prodotto con uve almeno 85% Sangiovese ed il Rosso Piceno Superiore con uve Montepulciano e Sangiovese. Alcuni dei migliori Rosso Conero degustati sono delle aziende Moroder e Fattoria le Terrazze con il suo vino Sassi Neri. Anche il vitigno autoctono Lacrima di Moro d’Alba incontra la sua massima espressione nel vino Orgiolo dell’azienda Mariotti Campi. E per finire con i vini rossi più conosciuti menzioniamo anche la Vernaccia di Serrapetrona spu- mantizzata che ha i suoi molti estimatori e la possiamo trovare nella Cantina Quaquarini di Serra- petrona. Possiamo continuare facendo notare piccole produzioni di vino dai vitigni autoctoni quasi scomparsi come la Ribona o il Maceratino, come il Passito di Lacrima di Moro d’Alba di Stefano Mancinelli o il vino Carpignano da uve Vernaccia Nera dell’azienda Fontezoppa, unico nel suo genere, con note nette di pepe appena macinato. Nelle zone di mare incontriamo numerosi ristoranti soprattutto di pesce, stellati o no, che sanno valo- rizzare con i loro piatti questi ottimi vini bianchi, perché i vini della regione Marche hanno raggiunto veramente elevati livelli qualitativi. 81