Beyond Taste Holiday 2017 - 2018 Edition BT XMAS 17 | Page 78

Il Chianti nasce con il vino Chianti creato secondo una propria ricetta dal Barone Ricasoli, dove concorre- vano alla produzione anche una piccola parte di uve bianche. Con il tempo tutti i produttori si accorsero che levando dalla vinificazione le uve bianche il vino veniva più buono ma nel disciplinare era ormai prevista questa ricetta e bisognava produrre le uve bianche di Trebbia- no Toscano anche se nessuno le aggiungeva più al Chianti. Ben presto, per disfarsi di queste uve tutti produssero un vino bianco chiamato Galestro che ricordiamo sulle carte dei vini di tutti i ristoranti degli anni ‘80 e ‘90. Non era altro che un vino bianco da uve Trebbia- no Toscano, molto semplice che bisognava vendere molto veloce, quindi a prezzi molto bassi, ecco perché lo si trovava ovunque, tanto che quando fu levato dal disciplina- re il quantitativo di vino bianco obbligatorio, nessuno non produsse più questo vino e man mano spari dal commercio. Il Chianti ha una zona chiamata Chianti Classico che rappresenta il cuore del Chianti, la parte storica di produzione di questo vino. Tra le moltissime aziende menzio- niamo: Fontodi, Fonterutoli, Mar- chesi Mazzei, Barone Ricasoli, Badia a Coltibuono, Felsina. Il territorio di Montalcino si può dividere in quattro quadranti, poi in otto aree diverse tra loro in base all’altitudine, clima e terreno. Mon- talcino e le vigne intorno a se si trovano all’altitudine di circa 530 m slm ma altre zone possono scende- re di qualche centinaia di metri. Sono 260 le aziende registrate nel Comune di Montalcino. Menzionia- mo solo alcune: Poggio di Sotto, Biondi-Santi, Cerbaiona, Casanova Di Neri, Salvioni, Le Ragnaie, Mas- trojanni, Siro Pacenti, Caprili, Ma- rroneto, San Lorenzo, Castello Tricerchi e la meravigliosa azienda Biodinamica Stella Di Campalto. L’azienda storica Biondi-Santi nella Tenuta Greppo documenta la sua prima vendemmia nel 1865 e nel 1888 crea il Brunello che noi oggi conosciamo. Sei generazioni hanno portato avanti la meravigliosa Tenuta Greppo cominciando con Clemente Santi che nell’800 ha cominciato a vinificare il Sangiove- se in purezza, poi Jacopo Biondi seguito dal figlio Ferruccio Biondi Santi poi Tancredi e Franco Biondi Santi fino a pochi anni fa quando ci ha lasciati. Oggi Jacopo Biondi Santi, l’erede e l’attuale proprietario porta avanti la tradizione di famiglia che ha dimostrato con ogni annata in parte la longevità del Sangiovese creando al Greppo un vino unico da un territorio unico, tanto che la loro Riserva Biondi-Santi del 1891 ha ottenuto nel 1994 da Belfrage di Decanter il punteggio (10/10). 77