ArchitettiRimini (2005/2009) N. 4 - architesi - 2005
Arduini
Progetto di un sistema portuale turistico nell’area del Marano a Riccione La portualità negli ultimi anni si è profondamente evoluta:da servizio dedicato
Bastianelli
Jesolo: città del piacere e del benessere Il progetto urbanistico [...] di Jesolo Paese ha lo scopo di riqualificare un luogo che non gode dei privilegi della zona a mare ricca di
archi
tesi
luglio / agosto 2005
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Sommario
M. Sirotti
Festa dell’architettura
L. Cupioli
Pura architettura
Sintesi delle Tesi di ARCHITESI 2005
M. Fabbri
Intervista a Mr. Ripabianca
Schede di ARCHITESI
Q
Nicola
Jesolo: città del piacere e del
benessere
3
23 settembre
uella del
è stata una giornata particolarmente densa e significativa per
quanto riguarda l’attività svolta dal nostro Ordine nell’anno del
decennale. Anno in cui, a dimostrazione della maturità raggiunta,
l’Ordine si è concentrato in azioni rivolte a perseguire una
maggiore apertura verso le realtà sociali, culturali ed
economiche.
Ed infatti la celebrazione del decennale è stata un’occasione
senza precedenti per organizzare i numerosi eventi che si
sono articolati sull’intero arco dell’anno e che si sono conclusi
con il ciclo di incontri “Le idee dell’architettura” organizzato coi
Musei Comunali. Eventi mirati a conseguire una maggiore
diffusione della cultura dell’architettonica, attraverso il comune
denominatore della ricerca di un confronto costruttivo con gli
enti territoriali, le associazioni e le aziende private, tra i quali
abbiamo individuato i nostri partner. Con essi siamo riusciti ad
impostare un rapporto non limitato al semplice sostegno
economico, ma di stretta collaborazione, che ci ha consentito
di disporre di mezzi, risorse e conoscenze utili al raggiungimento
di obiettivi di comune interesse. Si inscrivono in questo quadro
anche la quinta edizione di Architesi e della Festa
dell’Architettura; appuntamenti ormai tradizionali per il nostro
Ammirati
Daniele
Bianchi
Briolini
4
Rimini-Riccione: la città del colore - Edifici per il gioco e lo spettacolo L’impianto progettuale ingloba in un unico sistema un grande parco ed uno
Giorgia
Ordine, che però quest’anno hanno presentato
alcune novità significative.
Architesi, la manifestazione dedicata alle tesi dei
nuovi iscritti, ha potuto beneficiare dell’ospitalità
di Alvaro Biagetti Arredamenti, che, negli stessi
ambienti, ha organizzato la mostra in anteprima nazionale dei
prototipi disegnati da Charlotte Peirrand, che saranno prodotti
da Cassina in tiratura limitata. L’associazione tra le due mostre
è stata un’idea vincente. Ne sono testimoni il gran numero di
visitatori ed il gradimento emerso dai loro commenti, ma ciò
che risalta più di ogni altra cosa è come l’una abbia fatto da
traino all’altra, creando un circuito di positivo interesse a
vantaggio di tutti, ed in particolare dei nostri giovani iscritti,
autori delle tesi esposte. Nella stessa serata, dopo il brindisi
per l’inaugurazione di Architesi, la Festa dell’Architettura,
organizzata da Archirì e la Commissione Cultura dell’Ordine.
Quast’anno la festa è stata trasferita nell’antico Palazzo
Marcosanti, e bisogna ammettere che tutti quanti, iscritti, amici,
partner ed autorità sono stati coinvolti in un’atmosfera di sincero
divertimento. Sarà stato per il luogo accogliente, sarà stato
per le piacevoli attrazioni o per il gustoso menù, ma è certo
che tra i numerosi partecipanti si è creato il clima giusto. La
Jesolo - l’architettura della città balneare: residenze temporanee e un ristorante in zona Cà Bianca L’area su cui sorge il progetto
Un nuovo antiquarium per Veleia [...] nasce dall’esigenza di ospitare i reperti archeologici ritrovati nel corso degli scavi. L’obiettivo del progetto è stato quello di un intervento che da
Francesco
Alessandro
isitare la mostra di Architesi, tenutasi per la sua quinta
edizione presso lo show room di Alvaro Biagetti in quel di
Santarcangelo di Romagna, non è stata un’esperienza
qualunque. Quei pochi che non l’hanno vista, hanno davvero
perso molto. Sicuramente è stata la più bella fra le esposizioni
organizzate dal nostro Ordine, senza dubbio la più visitata e
che ha ottenuto i maggiori riconoscimenti. Il contesto particolare
con l’opzione degli splendidi mobili della Perriand prodotti da
Cassina, la qualità dei progetti e delle tavole esposte, ne hanno
fatto qualcosa di speciale, quasi un viaggio nell’architettura
del futuro, quella che potrebbe essere, comunque quella che
hanno partorito nelle loro tesi i giovani architetti partecipanti.
Io ho trascorso qualche ora a visitarla, lontano dalle resse
dell’inaugurazione, e ne ho ricevuto una fantastica impressione:
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Viaggio nel mondo della pura architettura
non ci credete? Allora provo a descrivervi il mio viaggio...
Mentre sono a parlare con una collega del possibile recupero
della Colonia Novarese come importante occasione per una
sperimentazione di recupero ambientale ed ecologico (“Ex
Colonia Novarese: presupposti per un recupero architettonico
e ambientale”, Laura Berardi), mi trovo improvvisamente
catapultato in un mondo fantastico, immaginifico, dove
l’architettura è il frutto del pensiero del professionista, scevro
dai limiti imposti dall’economia e dalla politica: il mondo delle
tesi di architettura. Qui la Colonia Novarese non è più un
edificio in degrado su un’area abbandonata, ma è il nuovo
Grande Casinò della Riviera Romagnola, inserito in un grande
parco, nelle cui vicinanze sono presenti anche una stazione
ferroviaria, un polo commerciale ed impianti sportivi. Con
piacere vedo che sono state ristrutturate anche le colonie
Reggiana e Bolognese (“Rimini-Riccione: la città delle colonie
– edifici per il gioco e gli spazi spettacolo”, Daniele Bianchi).
Muovendomi in questa nuova realtà, giungo così nell’area del
Marano a Riccione dove scopro un sistema di darsene interne,
capaci di ospitare circa 700 imbarcazioni e numerosi servizi
quali yacht club, negozi, aree ricettive, per la
commercializzazione del pesce e di rimessaggio (“Progetto di
Centro Golf per la Repubblica di San Marino Il progetto contempla [...] tutte le strutture ed infrastrutture necessarie allo svolgimento regolare di questa attività sportiva,
Celli
Comunicazione e informazione nei nuovi luoghi d’incontro della città contemporanea: progetto di un media building
Docci
“4MICA” Lavoro, mobilità, ambiente: progetto di veicolo multifunzionale Veicolo elettrico multifunzionale di dimensioni ridotte ideato per chi
ben definite, la ferrovia e il mare, situata nella zona di confine tra Rimini e Riccione, presenta tutte le caratteristiche di un vuoto urbano. Il progetto si sofferma sul recupero della Colonia Novarese come
importante occasione per una sperimentazione di recupero ambientale ed ecologico. Risparmio energetico, sfruttamento delle caratteristiche climatiche e ambientali (doppie finestre, sistemi di ventilazione
naturali, sistemi passivi, guadagno diretto e indiretto, raffrescamento passivo), risparmio delle risorse idriche (diminuzione di consumi attraverso sistemi di risparmio-recupero, raccolta di acqua piovana),
controllo della qualità dell'aria interna, utilizzo di materiali edilizi ecocompatibili diventano il banco di prova per un progetto di sostenibilità.
nonché il layout di un campo omologato a 18 buche [...]. Il suo inserimento avviene all’interno di un contesto paesaggistico naturale e agricolo di inconfutabile valore [...]. L’organismo edilizio è concepito
come uno spazio dalla configurazione idealmente chiusa, nato da un gioco di assi rettilinei e curvi basati su un tracciato stradale preesistente, il quale taglia dalla sommità di un crinale la zona di progetto in
due situazioni distinte, la vista a monte - area del campo pratica e la vista a mare - area di gioco - ruotanti attorno alla cerniera fulcro degli edifici più rappresentativi: la Club House e la Foresteria. L’apparente
dualismo architettonico sottolineato dall’asse di comunicazione è stato ricucito tramite spazi connettivi aperti sotto il piano viario e percorsi di collegamento fra i due edifici. Essi infatti affondano nel suolo,
quasi a non voler turbare la continuità del paesaggio, e le loro convessità, dotate di ampi spazi panoramici, si protendono a sud verso il paesaggio appenninico [...] a valle verso [...] la costiera adriatica.
Il progetto cerca di affrontare la possibilita’ di offrire uno “spazio” ad alto contenuto tecnologico ed innovativo dove l’informazione e la comunicazione sono gli elementi che danno origine all’ ”oggetto”
architettonico. Questo, non si limita ad operare il recupero di un’ area, di un edificio, ma puo’ realizzare una nuova polarita’ urbana, un nuovo centro d’attrazione e di aggragazione sociale incentrato
sull’accesso pubblico ai piu’ innovativi servizi telematici e sulla possibilita di favorire le occasioni di incontro, di crescita culturale e di socializzazione.
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SEGUE A PAG. 8
V
La tesi di laurea ha sviluppato tre livelli di approfondimento:
metodologico per l’analisi del contesto, compositivo per il progetto dell’area e del manufatto architettonico, tecnologico per lo schema strutturale, la scelta dei materiali e lo sviluppo di
particolari costruttivi. Inizialmente è stato necessario relazionare il grande impianto del depuratore con il suo ambiente naturale e culturale, servendosi anche del concetto di sostenibilità
urbana. Essendo l’area marginale, il parco urbano ha inteso connettere centro-città antica e periferia-campagna, attraverso il linguaggio dell’agricoltura. La tecnologia della post-tensione ha
permesso di conferire un andamento sinuoso alle travi e di coprire con esse luci fino a 50 metri. La macchina depurativa, del tipo a fanghi attivi, affiancata da un lagunaggio per la fitodepurazione
e coperta a tetto verde, è divenuta vera e propria prosecuzione del parco urbano e parte integrante del paesaggio.
Castellan
Fabrizio Battistini
Federica
una parte si inserisse nel contesto del luogo senza intaccarne la bellezza e che dall’altra fosse un segno di forte impatto visivo. La soluzione a tali premesse è stata quella di concepire il nuovo Antiquarium
di Veleia come un grande basamento gradonato: all’interno museo archeologico, all’esterno teatro aperto sul panorama. Il basamento attraverso un salto di scala diviene elemento di continuità con il sito
archeologico, facendosi esso stesso un reperto affiorante dal terreno. Il museo è formato da due bracci ortogonali impostati sugli assi del foro romano; l’ingresso avviene attraverso una rampa che dalla quota
del foro introduce il visitatore a profondità familiari ai soli archeologi. La struttura interna è molto semplice e lineare: su un corridoio continuo che corre radente ad una parete di roccia, si affacciano i vari
ambienti espositivi. I blocchi funzionali (biglietteria, guardaroba, servizi igienici, ecc.) sono posti simmetricamente all’inizio e alla fine del percorso museale, vere e proprie zone di filtro tra l’esterno e l’interno.
Burnazzi Integrare la marginalità: un parco urbano ed un depuratore a Mantova
Davide Feltrin
EX COLONIA NOVARESE: presupposti per un recupero architettonicoe ambientale L'area progettuale delimitata da due linee di margine
Paola Burnazzi
Federica Signorini
sviluppo architettonico-urbanistico caratterizzato dalla riconversione della colonia Novarese nel Grande Casinò della Riviera Romagnola, nelle cui vicinanze si prevede una stazione ferroviaria,un polo
commerciale ed impianti sportivi. Gli edifici comunicano tra loro attraverso un percorso che sormonta l’arenile e si trasforma in un pontile sul mare. Nel Piano, sono previsti parc heggi interrati, il potenziamento
del Talassoterapico, e la ristrutturazione delle colonie Reggiana e Bolognese. La scelta di analizzare scientificamente questo territorio è dettata dall’enorme fascino di uno spazio costituito da un vuoto
urbanistico, rispetto allo sviluppo edilizio del resto della Riviera, e dalla presenza delle colonie come valore aggiunto.
PREMI
Festa dell’Architettura non è stato però un semplice momento di convivialità.
ESTRATTI TRA GLI
E’ stata anche l’occasione per offrire ai partner del decennale dell’Ordine
ISCRITTI DURANTE “LA FESTA
un riconoscimento per lo spirito di reciproca collaborazione che ha
DELL’ARCHITETTURA” 2005
animato il loro rapporto con la comunità degli architetti. Infatti, Archirì,
A PALAZZO MARCOSANTI
la neonata associazione che ha curato per conto dell’Ordine l’insieme
1° premio ad Alessandra Baschetti: trasferimento
delle manifestazioni per il decennale, ha ritenuto doveroso accogliere
in aereo dall’aereoporo Fellini, Rimini-Roma, Roma-Rimini
in qualità di socio onorario ciascuno dei suoi partner, in virtù del
per due persone, offerto da Aeradria.
contributo dato alla crescita della cultura architettonica nel nostro
1° premio bis a Mariateresa Colombo: tappeto persiano
territorio. A quanto pare il riconoscimento è stato particolarmente
Zanjan offerto da Bijar, di Graziano Lunghi (autore de “L’Arte
gradito e perciò ci aspettiamo che la soddisfazione per i risultati
della Scelta, storia dei tappeti Orientali Contemporanei e
raggiunti quest’anno possa essere di buon auspicio per gli anni
d’Antiquariato” che gli architetti possono richiedere all’Ordine).
a venire.
1° premio tris a Stefano Montanari: poltrona-sacco Zanotta,
Per cui, dato che siamo entrati nella stagione autunnale, dedicata
Biagetti Arredamenti.
sia al raccolto che alla semina, godiamoci con soddisfazione i
2° premio a Gianluca Santarini: lampada Tolomeo
frutti di un anno di lavoro, ma rimbocchiamoci le maniche in vista
di Artemide da Comet Rimini.
delle prossime iniziative. Archirì ci attende, noi tutti che riterremo
2° premio bis a Maurizio Castelvetro: olla Cotto Chiti
di esserci, per affrontare con nuove idee un nuovo anno.
di Ripa Bianca all’Impruneta.
2° premio tris a Marco Tisselli: cuscini confezionati a
Massimiliano Sirotti
mano con tessuto Dedar di Blue Home Collection.
3° premio a Michelangelo Lefante:
1 kg di caffè
Giovannini.
Berardi
Laura
è posta nel cuore di Jesolo Lido, la parte più prettamente turistica della città; proprio per questa sua caratteristica e per il fatto che si presenta come “ponte” di collegamento tra l’asse viario commerciale e il
sistema della passeggiata sull’arenile, si è deciso di dare una duplice connotazione al progetto: da un lato le residenze temporanee legate ad un hotel storico del Lido e dall’altro il ristorante con piazza aperta
sul mare e a carattere più pubblico. Anche l’impianto planimetrico gioca sulla dualità tra le funzioni, con una disposizione regolare delle residenze e un segno più astratto del ristorante, ma entrambe legate
dal verde in cui sono immerse e dal fatto che hanno il fronte mare come interlocutore principale. Per le architetture si è voluto dare enfasi alla purezza dei volumi trattati nel candore del bianco e “riscaldate”
dalle strutture leggere dei frangisole in legno, proprio a mettere in risalto il carattere mediterraneo della composizione.
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Elisa
servizi, spazi collettivi e di svago, ma ha il pregio di trovarsi tra le rive del fiume Sile e la meravigliosa laguna Veneta. Proprio dall’analisi del territorio nascono i due elementi [del] progetto: le pieghe del
terreno e il boulevard. Le pieghe sono una rilettura dei leggeri dislivelli del terreno caratteristici delle aree di bonifica, uniscono e mettono in relazione le parti decoese della città. La topografia diviene così
costruito e nascono edifici e spazi dedicati al benessere caratterizzati da piccoli dislivelli che ne differenziano le funzioni. Il boulevard [...] taglia [...] le pieghe del terreno e si relaziona con esse, come una
una cosa viva, dalla forma organica, si modifica contraendosi o espandendosi [...], non ha forma propria ma della città che lo contiene. Si creano così i luoghi del piacere, per attività ludiche [...] e tempo
libero, dove la vita viene amplificata. Il boulevard è caratterizzato da un percorso coperto usufruibile tutto l’anno, alternativo al lungomare [...] dove trovano posto ristoranti, cinema [...] e spazi collettivi.
Andrea
lavora in città (elettricisti, imbianchini, ecc.). E' dotato di un vano di carico posteriore a tutta altezza, con il piano inferiore che può traslare meccanicamente fino a terra per agevolare il carico di
oggetti ingombranti e pesanti. Lateralmente contiene delle valigette da lavoro asportabili, tipo trolley. L'accesso all'abitacolo avviene sia frontalmente che lateralmente, tramite 3 lastre in policarbonato
curve disposte a semicerchio, in modo da poter accedere in tutta sicurezza e comodità sia nei parcheggi in linea che in quelli affiancati. Questi accorgimenti sono volti a minimizzare l’ingombro
esterno a favore della praticità e della sicurezza. Il sistema di guida sfrutta la tecnologia drive by wire.
un sistema portuale turistico nell’area del Marano a Riccione”,
Alessandro Arduini) Ogni darsena è studiata per ospitare una
differente tipologia di imbarcazione. E’ presente anche un
complesso privato con villette a schiera, ciascuna dotata di
parcheggio e posto barca antistante. Non ci penso due volte
e mi approprio di un’innovativa imbarcazione, facile e persino
divertente da manovrare (“Starlight”, Michelangelo Lefante).
La giornata è splendida per la navigazione ed io posso
tranquillamente prendere il sole in coperta, anche perché
sull’imbarcazione sono presenti ben due prendisole, a prua e
a poppa, mentre gli interni sono abbastanza limitati, proprio
per favorire le attività all’esterno. Sbarco a Jesolo, dove sul
mare si affaccia una piazza con ristorante e scorgo anche
nuove residenze temporanee legate ad un hotel storico del
lido (“Jesolo, l’architettura della città balneare: residenze
temporanee e un ristorante in zona Ca’ Bianca”, Francesco
Ammirati). In particolare, mi colpisce la purezza dei volumi
bianchi e la leggerezza dei frangisole in legno. Spingendomi
un po’ più verso Jesolo paese, tra tra le rive del fiume Sile e
la meravigliosa laguna Veneta, osservo le pieghe del terreno
e un boulevard che le taglia ortogonalmente e si relaziona con
esse. Il boulevard, caratterizzato da un percorso coperto,
contiene luoghi di piacere, per attività ludiche, di divertimento
e tempo libero (“Jesolo: città del piacere e del benessere
dell’area centrale di Jesolo Paese” Nicola Bastianelli). Ritorno
a casa, approdando nella nuova darsena che coinvolge tutta
l’area di San Giuliano Mare, dalla ferrovia a Viale Ortigara,
passando per il parco Briolini e il lungo fiume e che prevede
inoltre un collegamento pedonale tra San Giuliano Mare e
Marina Centro (Progetto della nuova darsena turistica e servizi
annessi a Rimini-San Giuliano”, Piero Emiliani).
Per spostarmi mi serve ora un mezzo agile, magari di dimensioni
ridotte. Nell’affollatissimo parcheggio della darsena prendo in
prestito un piccolo veicolo elettrico multifunzionale, sicuramente
ideato per chi lavora in città. con vano di carico posteriore a
tutta altezza e piano inferiore che può traslare meccanicamente
fino a terra per agevolare il carico di oggetti ingombranti e
pesanti (“Lavoro, mobilità, ambiente: progetto di veicolo
multifunzionale”, Andrea Docci). La scelta, oltre che per ovvi
motivi pratici ed ecologici, è caduta su questo mezzo anche
perché l'accesso all'abitacolo è potuta avvenire frontalmente
(le portiere laterali non si riuscivano ad aprire!). Prima di dirigermi
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NUOVA SERIE
PARTNER JUNIOR
Notiziario bimestrale dell'Ordine A.P.P.C. della provincia di Rimini
alle esigenze della navigazione da diporto a “opportunità” di un territorio. L’idea iniziale fu quella di risistemare il porto attuale di Riccione ma dopo un attenta analisi si è notato che questo porto non aveva
margini di espansione per cui il Progetto si è spostato sull’area del Marano. Le ampie aree vuote in prossimità del torrente Marano, che tuttora non hanno una destinazione, hanno permesso di progettare
un Sistema di darsene interne, capaci di ospitare circa 700 imbarcazioni e numerosi servizi come yacht Club, negozi, aree ricettive, aree per la commercializzazione del pesce e aree di rimessaggio. Ogni
Darsena è stata studiata per ospitare una tipologia di imbarcazione differente. Oltre alle strutture sopra citate, sono stati inseriti due ampi parcheggi e un complesso privato di villette a schiera dotate di
parcheggio e posto barca antistante alla casa.
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Alessandro