ArchitettiRimini (2005/2009) N. 2 - architesi - 2005
Notiziario bimestrale dell'Ordine A.P.P.C. della provincia di Rimini
2
archi
tesi
NUOVA SERIE
marzo / aprile 2005
organizzative di cui disponevamo non ci avevano permesso
di tener fede all’impegno preso con quei neoiscritti.
Quegli allora giovani architetti, presumo pieni di
speranze come ogni architetto neolaureato, sono ora
inseriti nel mercato del lavoro e spero non abbiano lasciato
le speranze, ma abbiano cominciato ad avere qualche
soddisfazione professionale (la vita dell’architetto è difficile
nel rapporto con i committenti, con il progetto, con le
imprese, ma è ricca, affascinante, creativa).
La manifestazione Architesi è, a seguito della formale
consegna del timbro professionale, l’atto che vuole legare
l’Ordine all’iscritto, vuole significare che ogni architetto,
anche il più giovane, è una risorsa per la collettività, ed
in quanto tale la sua opera va salvaguardata, protetta,
messa a conoscenza della società.
Per questo motivo non ci siamo dimenticati della
promessa fatta e, seppur con ritardo, pubblichiamo in
questo secondo numero della nostra rinnovata rivista
quelle tesi.
Sono convinto, e lo ripeto ricorrentemente,
che la tesi sia uno dei progetti (se non
il progetto) più impegnativi
6
5
4
4
2
trasmettere questa nostra conoscenza e convinzione agli
altri attori delle modificazioni del territorio e delle città, del
paesaggio e dell’ambiente: amministratori, imprenditori,
committenti, costruttori, singoli cittadini.
Di questa attività che costituisce uno dei fondamenti
del nostro lavoro siamo i principali attori; se non siamo
noi stessi a perseguire le ragioni della nostra esistenza,
a interrogarci sulle questioni di cui siamo depositari, non
possiamo pretendere che lo facciano altri.
In questa attività non possiamo agire da soli, ma
dobbiamo formare un corpo il più possibile compatto –
pur senza rinunciare alle nostre personali convinzioni,
inclinazioni, culture – dandoci vicendevolmente forza e
vigore, rafforzando la nostra presenza collettiva nella
società e l’immagine della necessità del nostro lavoro.
E’ a partire da queste considerazioni che si è sviluppata
in questi ultimi anni l’attività dell’Ordine, il quale è purtroppo
un soggetto (bisogna ricordare sempre che siamo un ente
pubblico non economico) fragile, in quanto costituito da
singoli individui che contribuiscono con le loro quote
d’iscrizione al funzionamento ed alle attività dell’ente che
costituiscono. Scarse risorse economiche, scarse risorse
organizzative, una serie di incombenze di tipo burocratico
(fondamentali ma impegnative: gestione dell’albo, parcelle,
deontologia), partecipazione volontaria agli organi interni
(consiglio, commissioni). Risorse tanto scarse che non ci
avevano permesso, come ho ricordato precedentemente,
neanche di pubblicare le tesi dei neoiscritti.
Bene, stiamo cercando di trovare un modello
organizzativo più forte ed efficiente, e di trovare sempre
più convergenze e risorse fra i nostri interlocutori nel
mondo del lavoro e della produzione, negli altri enti
pubblici, nelle istituzioni in genere. Abbiamo costituito
un’associazione – Archirì – che pensiamo possa essere
strumento sia per le iniziative che vorremo organizzare
(di
(di informazione, di formazione, di
aggiornamento professionale, di
interesse culturale) sia per meglio
dialogare con gli altri soggetti
interessati insieme a noi
2
all’architettura, alla città, al
territorio.
E’ indispensabile una
risposta ed una partecipazione
convinta degli architetti della
provincia di Rimini, anche per
criticare, cambiare quanto
fatto, modificare in meglio
quello che stiamo facendo.
7
Marco Zaoli
M. Zaoli “mantiene”...
3
Rim
antile in
M. Tisselli su Architesi 2005
20
a interpre
tazione
right: un
k Lloid W
21
- Fran
ne '800
ettuale
tesi prog
in un'ipo
sviluppo
di
tendenze
- Future
industria
m
onsolida
Massim
lle
ionale de
arco naz
o Pari P
asen
foreste c
ni /
a Bartoli
1 Andre
Rimini 2
19
urbano n
el
18
18
i Santarc
i Rom
angelo d
la
/ Manue
anistica
za
cia Maz
vo 8 Lu
in negati
hitetture
agna: arc
aR
. Govon
ad og
ottocento
imini dall'
prini / L
cupero d
riani Re
se
Bologne
arese e
nie Nov
e ex colo
pero are
se Recu
e Puglie
a Felic
0 Andre
Rimini 1
pigna a
tana della
a La Fon
rto Avell
9 Gilbe
arino
di San M
lle mura
zio ne de
iara Cip
17
9
a Ch
11 Ann
aniele
gi 16 D
Sa
pero di
lvi Recu
un vuoto
18
u
La ricostr
Muccini
sso ex F
Turci Urb
15
el comple
ara
15 Barb
Liberta'
16
della
e di Viale
a galleria
Pietr
ianchi /
cesco B
13 Fran
oderna
d'arte m
2
os Masin
i La Valm
ro
nel quad
arecchia
ic
delle polit
ri
he territo
e
Lawrenc
14 Livio
alatesti
ali dei M
Rossi /
Ugliola
Saverio
Piani
lla cit
ento
adattam
forma de
to e
olidamen
urbani e
i di cons
lizzazion
s
ini - Ipote
e la rea
ta': Forli'
Rim
infermi a
8
ospedale
7
arti Ex-
arco S
ini 12 M
5
6
10
10
11
12
un momento di
svago, ma anche di incontro tra
colleghi e amici e che, fino alla scorsa edizione, ha avuto
come sede “Villa Mattioli” a Vergiano di Rimini.
La Commissione Cultura è in prima linea
nell’organizzazione dell’evento. Gli eventi e le
manifestazioni che la Commissione programma con
cadenza biennale, ha
proprio come momento
conclusivo l’appuntamento
con “Architesi”. La
programmazione
dell’evento è sicuramente
un momento impegnativo, anche se stimolante. Fino ad
oggi, i “commissari”, sono stati impegnati nei vari aspetti
organizzativi: dalla ricerca della sede, all’allestimento
della mostra, compreso la ricerca degli sponsor. La
definizione di una nuova struttura organizzativa come la
neonata Associazione ARCHIRÌ, contribuirà certamente
a semplificare l’aspetto organizzativo ed economico delle
Architesi:
varie manifestazioni.
Per quest’ anno è programmata la quinta edizione:
“Architesi 2005”. La manifestazione è in fase di
preparazione, sarà inserita nell’ambito delle manifestazioni
programmate per il decennale della fondazione dell’Ordine
degli Architetti di Rimini.
“Architesi 2005” raccoglierà le tesi dei neoiscritti nel
biennio 2003/2004. Anche quest’anno la mostra si terrà
a Santarcangelo di Romagna, così come avvenne
nell’edizione del 2003.
settembre prossimo,
sarà in contemporanea con l’esposizione
di mobili disegnati da Charlotte Perriand, già
collaboratrice di Le Corbusier. Si tratta di una esposizione
proposta da “Cassina” in prima mondiale che avrà per
oggetto alcuni mobili disegnati dalla Perriand, pezzi inediti
prodotti da “Cassina”.
Nell’edizione del 2003 si è detto che la sede era
sempre in Santarcangelo di Romagna. Il Comune di
Santarcangelo infatti, accettò con entusiasmo la nostra
richiesta di collaborazione e, per l’occasione, ci furono
offerte come sede espositiva le suggestive “grotte tufacee”,
che furono riaperte al pubblico dopo un lungo restauro
proprio in occasione di “Architesi 2003”. Naturalmente il
sito era da un lato molto interessante e stimolante, ma
mostra delle tesi di laurea, ma non solo
Avrà sicuramente una sede insolita (come insolita e
particolare del resto l’ha avuta Architesi 2003). Si svolgerà
infatti nello “show room” di Biagetti. Il noto negozio di
mobili, con sede in pieno centro di Santarcangelo, ha
accettato con entusiasmo la proposta di una collaborazione
con il nostro Ordine, offrendoci i suoi spazi espositivi.
La mostra, che probabilmente si svolgerà nel mese di
PARTNER SENIOR
2
9
iat a Rim
o a Rimin
i
Dalle colonne alle grotte...
dalla matita al mouse
C
ne di
alatestia
marin
ambiente
urbano e
tinesi - C
Succi
inedite delle nuove
tendenze dell'architettura.
Qualsiasi forma, anche
la più complessa, può
essere infatti riprodotta con
le tecniche dei modelli: in
cera, argilla, gesso, legno, con
14
l'uso dei compassi e del
pantografo. Punto dopo punto
si può ricostruire in maniera
tridimensionale qualsiasi
superficie per riportarla nelle
varie scale, sia nel progetto sia
nell'opera reale. Gli scultori
l'hanno sempre usata e nulla mi
vieta di pensare che Frank O.
Gehry avrebbe potuto progettare
il Guggenheim di Bilbao anche
senza l’ausilio del computer.
La progettazione, che sia di una
città o di una forchetta per seguire
lo slogan di Gropius, si affida oggi
agli strumenti informatici con indubbio
vantaggio; tuttavia, non vanno
dimenticati né taciuti i problemi di
origine nuova che tale processo di
innovazione ha comportato e comporta,
come la visione limitata e parziale su
13
schermo; la perdita di scala, di rapporti
e, non ultimo, l'incessante rinnovo delle
versioni dei programmi che costringono
gli operatori a continui aggiornamenti.
Le potenzialità dei disegni digitalizzati
hanno certamente reso più flessibile e
creativa la modalità di
mettere in mostra i
progetti. Se prima si era
infatti obbligati a dover
selezionare,
compatibilmente con gli
spazi ed i pannelli a
disposizione, le due-tre
STORIA DI ARCHITESI E DELL’EVOLUZIONE DEL DISEGNO TECNICO
13
tavole più significative da
esporre, oggi non ci sono
una mostra di questo tipo non è mai facile ed è, oltretutto, vincoli, grazie alle possibilità di ridimensionare,
ogni volta diverso, non solo per via del cambio di sede. estrapolare, ridurre ed ingrandire tutto quello che
Nell’ultimo decennio infatti, la professione di architetto si vuole. In pratica, la tesi diventa materiale con
è stata coinvolta dall'imponente e rapido sviluppo delle cui costruire nuove tavole e Architesi non è più
tecnologie informatiche, che hanno modificato alcune solo la mostra delle tesi di laurea, ma l’esposizione
tradizionali caratteristiche del nostro mestiere. In di nuovi elaborati che contengono materiale
particolare, l’abilità di visualizzare graficamente uno spazio rielaborato delle stesse. La differenza può sembrare
immaginato, quasi totalmente superata dalle rapide piccola, ma così non è e risponde invece al grosso
trasformazioni operate dai programmi CAD. cambiamento che ha riguardato e riguarda i nostri
Occorre naturalmente precisare che questo processo studi professionali dove i tecnigrafi, se presenti, sono
evolutivo non ha assolutamente cambiato le qualità di ormai solo mobili espositivi o piani di appoggio su
base e le esperienze tecniche e creative che un architetto cui si aprono le tavole e si traccia qualche rigagnolo
deve possedere, come la formazione e l'apprendistato a matita. E alla sera, guardandoci le mani, non
tra matite, pennini, compassi, gomme da cancellare e, scorgiamo più le dita sporche di grafite e china, ma
naturalmente, tecnigrafi, ma ne determina piuttosto ravvisiamo un rossore al palmo, sicuramente meno
un'evoluzione ormai inarrestabile, che fa leva su hardware fastidioso esteticamente, ma che inevitabilmente finisce
e software per computer, sulla grafica bitmap e vettoriale, col confonderci con contabili, segretari e tutti gli operatori
su applicazioni 2d o 3d, insomma su conoscenze e mezzi di computer in generale.
informatici.
Non si commetta tuttavia l’errore di pensare che il
Luciano Cupioli
computer abbia liberato l’architettura da chissà quale
limite espressivo. Quando si lancia un programma CAD,
la prima immagine che compare nella schermata del
ome ormai è consuetudine dal momento della
computer è costituita dagli assi cartesiani, un chiaro invito
all'ortogonalità. Gli architetti del movimento moderno sua fondazione, l’Ordine degli Architetti, Pianificatori,
usavano tavoli da disegno orizzontali con righe parallele Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Rimini,
e relativi complementi. Antoni Gaudì aveva aggiunto a organizza la biennale “Architesi”, la manifestazione che
questa strumentazione i modelli strutturali fatti di lenzuola raccoglie, con fini espositivi, le tesi di Laurea degli Architetti
di lino tese, dove appendeva pesi per simulare e studiare neoiscritti al nostro “Ordine”.
L’iniziativa non è riservata solo ad un pubblico di
gli sforzi delle sue strutture.
“architetti” o di operatori del settore, ma al contrario,
E i risultati parlano chiaro.
La tecnica dei modelli in scala, e soprattutto dei rappresenta un tentativo di coinvolgere la cittadinanza
particolari architettonici al vero, è stata la prassi di gran per avviare un più ampio confronto culturale sul tema
parte dell'architettura delle antiche civiltà del passato ed dell’Architettura.
Architesi non è solo un momento espositivo, ma
è durata almeno fino alla metà del 1900. Oggi sopravvive
soprattutto nell'industria automobilistica, aeronautica e rappresenta il catalizzatore di altre manifestazioni culturali
spaziale, dove le carrozzerie sono il risultato plastico più che in questi anni ne sono state il suo corollario.
Infatti nelle passate edizioni al seguito di “Architesi”
evidente. I programmi CAD, sono semplicemente uno
strumento, allo stesso modo in cui le righe parallele e il si sono organizzati convegni concorsi, manifestazioni di
tecnigrafo lo sono stati in passato, e non possono essere vario genere, nonché la festa conclusiva, la “Festa
certo identificati come i fautori dell’esplosione di forme dell’Ordine”, aperta a tutti, che rappresenta sicuramente
la sua
aliana e
cucina it
ca Sem
ini 7 Lu
ambiente
edificio ru
alvata
ento di s
mina
i 20 Ro
C’
è solo un evento che l’Ordine degli Architetti,
Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (già Ordine degli
Architetti) della Provincia di Rimini, con cadenza biennale,
ha sempre organizzato fin dalla sua istituzione, avvenuta
dieci anni or sono: la mostra delle tesi di laurea dei nuovi
iscritti, denominata Architesi.
Nel corso del Decennale, non poteva non essere
quindi prevista la quinta edizione di tale manifestazione
che si terrà il prossimo mese di settembre a Santarcangelo
di Romagna, presso lo show-room di Biagetti Arredamenti,
contestualmente alla mostra esclusiva dei mobili di
Charlotte Perriand, già collaboratrice di Le Corbusier,
prodotti da Cassina: una sede sicuramente insolita per
una mostra di progetti di architettura, ma particolarmente
adatta per affinità, oltre che decisamente stimolante e
coinvolgente.
D’altra parte, già nell’edizione del 2003, la sede di
Architesi non è stata delle più usuali, essendosi svolta
all’interno delle grotte tufacee di Santarcangelo, patrimonio
naturale poco conosciuto del nostro territorio che,
nell’occasione, ha creato una suggestiva e sinergica
simbiosi con le tavole predisposte per la mostra ed i
plastici delle tesi, finendo per essere l’edizione più visitata
fra quelle fin qui attuate.
In precedenza, la manifestazione si era sempre svolta
a Rimini, in ambiti più convenzionali: la prima edizione
presso la Sala delle Colonne del Teatro Poletti; le due
successive nelle sale del Palazzo del Podestà.
Scopo di Architesi è quello di valorizzare i lavori di tesi
dei nuovi iscritti e di far conoscere, attraverso questi, la
cultura architettonica ed i suoi orientamenti ai cittadini.
Quasi sempre Architesi è l’evento centrale intorno a cui
ruotano altre iniziative organizzate dal nostro Ordine,
quali convegni, visite guidate e serate di gala. Preparare
irola La
iziana P
Pileri / T
Monica
on 18
te Benett
ali Il pon
oris Cas
ini 17 L
o di Rim
tro storic
si al cen
acces
ne degli
anizzazio
della riorg
quadro
8
ssi
fano Ro
ne 6 Ste
nificazio
ie di ripia
. Strateg
ordinario
blico stra
ento pub
ell'interv
effetto d
i" a Rimin
ggio per
"C. Ugolin
M. Fabbri sulla creatività delle imprese
m
Le mura
rm
rizio Se
sa / Fab
ne fra
tegrazio
onesi In
rale allo
orso
citta': perc
ne della
i Percezio
Perazzin
ciclabile
1
ale come
o territori
i: degrad
- Brindis
stato di
ro
llo Della
2 Marce
rudere 2
Milano: ex Osram
Cesena: Castello di Sorrivoli
cana di fi
d'Italia
ogiorno
del mezz
eri
ettura am
ell'archit
viluppi d
sugli s
iappone
nza del G
li L'influe
io
aso Picc
1 Tomm
lta'
Una rea
Rimini: Lettimi e Teatro romano
Rimini: capanno “Paesani”
22
dall’altro si sono dovuti affrontare problemi inerenti
soprattutto alla conservazione del materiale esposto agli
effetti della pregnante umidità delle grotte. Di certo, di
quella esposizione, si può sottolineare il notevole successo
di pubblico, attirato certamente dall’opportunità di visitare
gratuitamente un luogo così suggestivo, ma, una volta
entrato, sicuramente incuriosito dalle tavole e dai plastici
esposti.
Contestualmente, nella giornata inaugurale, nella sede
dell’ex Lavatoio di Santarcangelo, si svolse un interessante
convegno sulle “nuove tecnologie costruttive”. La festa a
Villa Mattioli, come al solito, fu l’evento conclusivo.
La seconda e terza edizione di Architesi si svolsero
nelle sale espositive del palazzo dell’Arengo, in piazza
Cavour a Rimini. In particolare nell’edizione di “Architesi
2001” furono esposti anche gli elaborati del concorso
fotografico denominato “Architetture nell’Obiettivo” istituito
dall’ordine degli Architetti di Rimini per il conferimento di
premi a fotografie inedite sul tema: “l’architettura che
sfugge, quel che normalmente non colpisce lo sguardo
ma che l’immagine fotografica rende visibile”. Il concorso
vantò la partecipazione di numerosi iscritti, e una
selezionata giuria di esperti nel settore della fotografia e
di colleghi decretò vincitrice una ricercata immagine della
scala elicoidale alla Biblioteca Gambalunga di Rimini.
Marco Tisselli
L’immagine in questa pagina è una elaborazione grafica a cura di
Luciano Cupioli e Massimiliano Sirotti dei progetti presentati per la
seconda edizione di Architesi nel 1999.
PARTNER JUNIOR
2
ini:
' / Enrico
e Bruge
19 David
Puglia: Herdonia
Rimini: piazza Ferrari
Alpi Apuane: nel parco
Miramare: una darsena
Rimini: polo mobilità
im
rte per R
uattro po
arosa Q
ca Dell
Frances
ini:
a Rim
all'aperto
pettacoli
na per s
di un'are
Rimini: il Settecento
Rimini-Riccione: area Marano
1
R
4 Cinzia
00-1925
gnola 19
are roma
zia balne
dell'edili
razione
lla deco
teriali ne
rano Ma
esca Fio
Franc
citta' 3
cielo della
siani sul
e
assi cart
rc
arina me
a della m
di vedett
e
x stazion
inaldi L'e
ossio
seppe B
esco Giu
5 Franc
amento
ed adatt
amento
i consolid
ipotesi d
L. Cupioli: tecnigrafo addio!
Progetto
2
le schede di Architesi 4
9
10
11
12
13
14
15
Delle promesse non dimenticate
(o delle difficoltà degli architetti)
3
Sommario
3
5
8
e complessi che un architetto porta a termine nella sua
vita – d’altra parte è un’opera prima, che certifica l’avvenuto
compimento di un percorso culturale e tecnico di
formazione, che suggella la fine della fase di apprendistato
e preparazione con l’inizio di quella della professione.
Se infatti si esaminano i progetti e gli studi che sono
pubblicati in questo numero della rivista, alcuni (la maggior
parte) localizzati nella realtà territoriale riminese, altri in
contesti diversi, si comprende con estrema chiarezza il
contributo da questi dato alla conoscenza ed alla
comprensione dei fenomeni e delle problematiche in atto
e la qualità delle proposte progettuali per la soluzione di
questioni a volte fondamentali per la vita collettiva, per
gli assetti o la
conservazione delle
nostre città e dei nostri
beni architettonici.
A r c h i t e s i
rappresenta quindi un
momento importante
non solo per chi vi partecipa con il proprio sforzo
progettuale o disciplinare, ma anche per gli architetti tutti,
in quanto certifica la qualità e la necessità del nostro
impegno e del nostro lavoro.
Quella dell’Architetto è una figura fondamentale nella
società, in quanto sovrintende a fondamentali beni collettivi:
il territorio (con le sue risorse rinnovabili e non rinnovabili),
le città (con i loro spazi pubblici e privati), i tessuti edilizi,
i singoli manufatti architettonici; in definitiva è lo strumento
tecnico (e culturale) in mano alla società per governare
le trasformazioni del pianeta, per consigliarla su che
direzioni prendere, per capire se le scelte che si stanno
facendo sono giuste, lungimiranti. Abbiamo una grande
responsabilità, ognuno nell’ambito della propria attività
lavorativa, in quanto ognuno degli interventi che pensiamo,
progettiamo, portiamo a compimento contribuisce a fare
migliore (o peggiore) il mondo in cui viviamo.
Dobbiamo esserne sempre più
consapevoli, e dobbiamo
l titolo di questo numero di “architettirimini”, e non
solo di questo breve articolo, potrebbe anche essere
“delle promesse non dimenticate”.
Le tesi che vengono qui sinteticamente pubblicate
sono infatti già conosciute, in quanto oggetto di precedenti
edizioni di Architesi – per intenderci non la prossima, di
cui Luciano Cupioli parla nel suo articolo – tenutesi qualche
anno fa, nel 1999 e nel 2003.
Nonostante la promessa dell’Ordine – non ero a quel
tempo Presidente, ma facevo parte del Consiglio – di far
seguire alla manifestazione ed alla mostra anche la
pubblicazione delle Tesi, le risorse finanziarie ed
Tariffa regime Libero - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale 70% - DCB Rimini
valida dal 25/02/2005 - CONTIENE I.R.
architettirimini
I