Focus 03/2019
È importante a questo punto ricordare come ognuno di questi elettrodi manten-
ga, per la durata del suo esercizio, un potenziale elettrochimico stabile rispetto
all’elettrodo a idrogeno standard. Essendo fissa la differenza di potenziale tra
un elettrodo e l’altro, sarà quindi possibile convertire i valori misurati con l’uti-
lizzo di uno specifico elettrodo in valori assoluti relativi all’elettrodo a idrogeno,
o in valori riferiti ad un altro tipo di elettrodo. A seconda delle esigenze potreb-
be risultare pratico convertire una serie di valori misurati rispetto, ad esempio,
all’elettrodo AAC in valori relativi all’elettrodo in zinco o all’elettrodo CSE. I va-
lori di potenziale indicati nella tabella sottostante ci permettono perciò di con-
vertire facilmente una lettura in un’altra a seconda delle esigenze specifiche.
Sarà quindi fondamentale, all’atto della registrazione di una misura ricordare
sempre di indicare nel rapporto le quattro informazioni fondamentali per una
registrazione corretta: il valore di potenziale misurato dovrà essere sempre cor-
relato di unità di misura e indicazione dell’elettrodo di riferimento utilizzato, oltre
a evidenziare il segno (positivo o negativo) e un numero di cifre significative
coerente con le tolleranze della strumentazione utilizzata. Una misura corretta
apparirà quindi in questa forma: -0,850 mV CSE.
Tutte le informazioni su elettrodi di riferimento e metodologie di misura fanno
parte del programma dei corsi di formazione e certificazione UNI EN ISO 15257
organizzati da APCE ogni anno.
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