APCE FACTBOOK 2018 APCE FACTBOOK 2018 | Page 16

Protezione catodica in acqua di mare in fase di progetto diversi livelli di densità di corrente a seconda della vita della strut- tura, sarà necessario stimare una corrente di prima polarizzazione necessaria alla formazione del deposito calcareo e una corrente di mantenimento che mantenga la polarizzazione e rinnovi costantemente il deposito calcareo per il resto della vita della struttura. Non è inoltre da dimenticare il ruolo svolto dalle protezioni passive, pitture, vernici e rivestimenti plastici, nella valutazione delle correnti di protezione. Un’altra peculiarità delle applicazioni in mare della protezione catodica è data dall’e- strema variabilità dei tempi di vita delle strutture protette. Nello specifico navi e im- barcazioni in genere sono soggette alle regolamentazioni dei registri navali che im- pongono manutenzioni allo scafo in bacino di carenaggio con frequenze regolari che variano a seconda della categoria della nave, con una frequenza minima di una ogni 5 anni, definendo di conseguenza il dimensionamento del sistema di protezione ca- todica. Piattaforme petrolifere e condotte sottomarine possono avere invece una vita stimata di progetto che va dai 20 ai 50 anni, mentre alcune opere portuali hanno una progettazione che può arrivare ad una vita utile di 100 anni. Le sostanziali differenze di applicazione e di utilizzo della protezione catodica tra mare e terra hanno portato all’emissione di normative internazionali specifiche per i diversi ambienti. Le normative basi di riferimento in Europa per le tubazioni oil & gas in acqua di mare sono la ISO 15589-2:2004 “Petroleum and natural gas industries — Cathodic Protection of Pipeline Transportation Systems” e la DNV-RP-F103 “Ca- thodic Protection of Submarine Pipelines by Galvanic Anodes”, mentre in generale per le strutture immerse è riconosciuta la DNV-RP-B401 “Cathodic Protection De- sign”. 14