Antigone 15 Aprile 2015 | Page 8

SOFOCLE

E TUTTO EBBE INIZIO

Di Teresa Vittorino e Silvia Viviani

Tu hai scelto di vivere, io di morire”. Così Antigone si rivolge alla sorella Ismene e traccia un solco invalicabile tra sé e chiunque la circondi, incarnando il modello di personaggio eroico nella sua solitudine che Sofocle prediligeva. Un isolamento non ricercato, ma impostole dal corso degli avvenimenti, che la pone di fronte al dolore in modo così inesorabile da separarla dalla comunità. Antigone sceglie di onorare il fratello morto contro la legge emanata da Creonte, per seguirne altre, quelle degli dei, inviolabili e supreme. Decide di sacrificare i legami con la città e la famiglia, di dare sepoltura a Polinice, ben conscia del destino di morte a cui il suo gesto la condurrà.

“Dopo aver compiuto questo delitto, vicino a lui riposerò gradita, vicino a una persona gradita, poiché è maggiore il tempo durante il quale bisogna piacere a quelli di giù piuttosto che a quelli di su”. Tutti i cari di Antigone sono morti e lei, consapevole di appartenere al γένος maledetto dei Labdacidi, per mantenere la propria identità non può che ribadire l’ancestrale priorità della famiglia rispetto alla città.

Ma perché rischiare così tanto per il cadavere del fratello? Antigone stessa adduce due ragioni per la sua risolutezza. La prima è appunto quella per cui nessun decreto umano può indurre a trasgredire le “leggi non scritte e incrollabili degli dei”. La seconda ripropone un tema ricorrente nell’antichità: la donna che deve scegliere tra salvare un marito, dei figli o il fratello necessariamente sceglierà il fratello, perché si possono avere un altro marito o altri figli, un fratello no. Anche Erodoto ne fornisce un esempio nella figura della moglie del nobile Intafrene, condannato a morte da Dario. Quando il sovrano le domanda chi dei tre preferisca salvare, lei, muovendo dalle stesse premesse di di Antigone, sceglie il fratello. Antigone, risponde il fratello.

442 a.C.: Ἀντιγόνη, Sofocle

1804: traduzione in tedesco dell’Antigone di Sofocle, F. Hölderlin

1807: Phänomenologie des Geistes, G. W. F. Hegel

1843: Enten-Eller, S. Kierkegaard

1935: Feux, M. Yourcenar

1783: Antigone, V. Alfieri

LINEA DEL TEMPO