Antigone 15 Aprile 2015 | Page 2

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editoriale

a nostra generazione ha bisogno di eroi. Siamo spogliati dei nostri sogni prima ancora che possano spuntare da un mondo cinico e teso al profitto; la paura del futuro e la ricerca della nostra identità, che gli adolescenti vivono per natura, inibiscono i nostri fieri ideali che diventano poco a poco dei pallidi specchi di se stessi nel nostro viaggio verso l'età adulta.

Ma ancora li abbiamo, questi valori; ancora vogliamo credere che dureranno per sempre e che alla fine il bene trionferà irrevocabilmente sul male. E gli eroi e le eroine servono proprio a rafforzare questa convinzione e a nutrire l'idea appassionante che ancora valga la pena lottare perché ancora c'è speranza di un mondo più giusto.

E qui entra in scena Antigone: soprattutto nelle sue varianti più recenti, e quindi vicine alla nostra sensibilità, la ragazza rappresenta proprio la giusta opposizione a un potere crudele e che soffoca i valori su cui l'umanità stessa dovrebbe basarsi. Per quanto riguarda appunto le successive rivisitazioni delle infinite sfaccettature che si possono leggere nel capolavoro originale sofocleo, siamo consapevoli di aver dovuto effettuare una scelta: d'altronde, se la comoda giustificazione è che troppe Antigoni esistono per poterle considerare tutte, è anche vero che, forse con un po' di presunzione, abbiamo scelto quelle che riprendono maggiormente le tematiche che ci piacciono e in cui ci rivediamo di più e tralasciato alcune che sembravano più distanti dalla nostra percezione del mondo.

D'altra parte, strada facendo ci siamo accorti di quanta Antigone esistesse in personaggi femminili che rappresentano per noi modelli imprescindibili: ci siamo accorti che in Aung San Su Kyi, oppure in Sophie Scholl, così come in chiunque altro lotti per la giustizia fino a sacrificarle parte della propria vita o tutta non possiamo fare a meno di trovare un frammento dell'anima di colei che originalmente preferì la morte piuttosto che rinunciare ai propri valori.

E soprattutto, ci siamo divertiti a creare dai ritagli altrui una nuova eroina che è la nostra Antigone, che incarna quello in cui crediamo e, soprattutto, ci piace.

Stefano Aprà,

Leonardo Bertero e

Febe Ferro

Con la collaborazione degli studenti della II A

Liceo "V. Gioberti", Torino

NOI ADOLESCENTI, CI PIACE RAGIONAR D'ANTIGONE