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Faceva freddissimo, a Milano, in quella domenica post Immacolata. Un gelo che era sceso sul prato di San Siro e che aveva “costretto” i giocatori a scegliere dei tacchetti particolari,
che l’arbitro fece addirittura affinare durante l’intervallo. Storie d’altri tempi? Fino ad un
certo punto. Perché a rivedere i gol di quella giornata si può immaginare tutto tranne che
i giocatori stessero pattinando su un manto ghiacciato ed instabile. Prima Di Giacomo,
su un diagonale di Jair. Poi q Suarez, con
un meraviglioso tiro al volo. Infine q Mazzola, dopo una combinazione funambolica nello stretto con Corso.
Più che calciatori, acrobati, equilibristi straordinari in grado di incantare il Meazza.
SPAL annichilita da autentici giochi di prestigio. Classe e ritmo, voglia di vincere e capacità
di gestire il pallone. L’Inter, quel giorno,
rallentò, una volta sul 3-0. La SPAL, mai doma, accorciò fino al 3-2, senza mai mettere veramente in discussione il risultato.
Vittoria nerazzurra, classifica riscritta
e rincorsa in campionato avviata. q A fine partita Herrera, irridendo i giornalisti, uscì dagli spogliatoi sorridendo: «Avete visto Suarez?
Lo avete visto?». Nessuno poté più criticare
il formidabile centrocampista quell’anno.
Una stagione che sarebbe culminata con
lo sfolgorante scudetto per l’Inter di Herrera.
Il primo del mago, il nono della gloriosa storia nerazzurra.
TABELLINO
25' Di Giacomo,32' Suárez,
68' Mazzola,
72' Cezar,
90' Micheli
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