100% Fitness Mag - Anno VIII Settembre 2014 | Page 13

l'autostimolazione, mediante sollevamento delle braccia verso il viso e portando il dito alla bocca. In questo periodo inizia il controllo dell'equilibrio, a seguito dello sviluppo del sistema vestibolare dell'orecchio interno. È l'apparato che ci consente di riconoscere ed avere consapevolezza della nostra posizione nello spazio. Il piccolo "fagiolo messicano" nella sua camera gestazionale si adatta al movimento della mamma, lo segue e distingue la posizione eretta da quella supina. Quando la mamma è stesa il feto compie movimenti più ampi e prolungati. Inizia in quest'epoca e si conclude all'inizio dell'ottavo mese lo sviluppo uditivo. Il bambino reagisce alle stimolazioni acustiche di forte intensità con l'aumento della frequenza cardiaca e la chiusura delle palpebre; riconosce la voce materna e dei familiari. In ambiente intrauterino, inoltre, il respiro della mamma, il battito del suo cuore ed il rumore che scaturisce dallo spostamento del liquido amniotico, sono come amplificati e raggiungono in maniera diretta l'apparato uditivo del piccolo. Insospettabilmente il nostro frungoletto a sole 12 settimane riesce già a percepire gli odori ed i sapori. Il naso, primo organo sensoriale a svilupparsi, assicura una vera e propria continuità tra la vita intrauiterina e quella esterna. Il piccolo sarà capace di ricoscere la mamma e ricercare il capezzolo, guidato unicamente dall'olfatto e dal gusto. L'ultimo dei 5 sensi a svilupparsi è la vista. Seppure completamente formato a partire dalla trentatreesima settimana, l'apparato visivo continuerà la sua maturazione anche dopo la nascita. L'esposizione al sole del pancione scoperto o una forte luce direzionata sull'addome materno, determina uno spostamento nella direzione opposta alla fonte dello stimolo e l'aumento della frequenza cardiaca. Il feto è quindi"multi-recettivo" sin dal primo trimestre di gravidanza. L'assenza o l'eccesso di stimoli, possono incidere in maniera diretta sullo sviluppo e sulla recettività sensoriale post-natale e quindi sulla capacità di apprendimento dall'ambiente esterno. Numerosi studi hanno confermato come l'esposizione ad adeguate stimolazioni in ambiente intrauterino possono influire in maniera abbastanza marcata sulle capacità mnemoniche del nascituro e quindi sullo sviluppo delle diverse funzioni, non ultime quella cognitiva e linguistica.